La casa intelligente 2

La casa intelligente 2

Se l’articolo del numero di febbraio: “La casa intelligente” ha suscitato qualche remoto interesse in voi, in questo, proverò a mettervi alla prova; dalle parole ai fatti! Questa volta vorrei stimolare la vs. curiosità mettendo in pratica l’installazione di un dispositivo domotico a casa vostra. Si, avete capito bene, è ora di alzarsi dalla poltrona e prendere gli attrezzi per realizzare il vs primo progetto “smart”.

Ecco cosa vi serve per poter procedere:

A. Un po’ di buona volontà;

B. Una connessione ad internet wifi;

C. Un minimo di familiarità con i lavoretti domestici. Mi spiego meglio: se per cambiare la lampadina chiamate l’elettricista è meglio saltiate i prossimi punti, vi riacommodiate in poltrona e passiate al prossimo articolo di questo numero de “il Melo”;

D. Vi servirà poi un smart device. Cominceremo con un interruttore smart. Lo trovate in un negozio di elettricista (non tutti). O nei negozi on-line.

Su un motore di ricerca (google, yahoo…) cercate “interruttore wifi” ed apprestatevi a scegliere il vostro.

Attenzione che questa ricerca vi mostrerà, oltre ai normali interruttori, numerosissimi relè smart, la cui installazione è leggermente più complessa. Il costo di questi dispositivi, se non cercate le marche più blasonate non sono proibitivi; costano dai 20 ai 30 Euro circa per 1, 2 o anche 3 comandi.

E. Normalmente sono dei pannellini touch (si accendono e spengono con semplice sfioramento) che di solito entrano nelle scatole delle prese domestiche (cassette murali prese italiane 503). Prima di acquistarlo verificate questa caratteristica.

Eccovi alcuni produttori con le relative app per connettersi ad internet: Sonoff (funziona con eWeLink), Maxcio (Smartlife), Loratap (Smartlife) e numerosi altri. Al di là del produttore controllate che l’app per connettersi ad internet sia affidabile: eWeLink, Netatmo e Smartlife lo sono; le prime due sono di proprietà del produttore: eWelink per i prodotti Sonoff, Netatmo per i sui device, Smartlife, invece è utilizzata da moltissimi produttori di smart-device. Tutti questi apparecchi, dopo l’installazione, possono integrarsi perfettamente con Alexa o Google home.

F. Se siete riusciti a sopravvivere al punto D) procuratevi ancora una forbice da elettricista ed un cacciavite;

G. Verificate che nel punto dove installerete il dispositivo ci sia il segnale wifi (potete controllare sullo smartphone la potenza del segnale).

Ed ora procediamo con il lavoro! Scegliamo con cura la stanza dove installare il nostro nuovo dispositivo.

Ricordatevi bene che quello che andrete ad installare è un normale interruttore che può essere pilotato da un solo punto, quindi se nel locale sono presenti due punti di comando (deviatori) non potete installarlo, se, ancora, il vecchio dispositivo è un pulsante non se ne fa niente. Dovete rassegnarvi, per ora, a sostituire un interruttore (accendi/spegni) con un solo punto di comando.

Presuppongo che chi si accinge a questa “impresa” abbia presente come funziona un interruttore elettrico, comunque cercherò di spiegarlo brevemente, per i meno esperti.

Una linea elettrica domestica bifase è alimentata da due conduttori (banalmente fili) uno normalmente (se l’impianto è a norma) è azzurro (neutro)  l’altro è marrone, nero o grigio (fase) c’è poi un’ altro “filo” giallo-verde (terra): questo non conduce elettricità ma è quello che ci protegge in caso di dispersioni nelle apparecchiature. Dei tre quello da cui guardarsi è la fase (quella che ci trasmette la scossa).

Per funzionare una lampadina (o qualsiasi altro dispositivo elettrico) necessita essere collegato al neutro ed alla fase (la terra non influenza il funzionamento dell’apparecchio, ma è obbligatorio collegarla, ove prevista o richiesto).

Dimentichiamo la terra, per il momento, per un punto luce normalmente non è necessaria. Per accendere-spegnere una lampadina è sufficiente collegarla direttamente al neutro (il filo meno pericoloso) ed interrompere la fase con un interruttore. Ecco perchè, se smontate un’interruttore troverete due fili: uno è collegato al filo della fase (andata), l’altro alla lampadina (ritorno). Agendo sull’interruttore chiudiamo il contatto tra la fase e la lampadina, che, alimentata direttamente dal neutro, si accende.

Fin qui tutto bene! Per un interruttore normale due fili (marrone, nero o grigio) bastano ed avanzano. Per l’interruttore domotico le cose si complicano leggermente. Essendo lui stesso un dispositivo elettrico, per funzionare ha bisogno anche del filo azzurro (neutro) oltre alla fase presente (quasi sicuramente) nella scatola del vecchio interruttore.

Per fare questo dovrete cercare la scatola di derivazione, posta normalmente in alto nei paraggi dell’interruttore trovare il filo azzurro del neutro e calarlo all’interruttore. Prima di iniziare assicuratevi bene di aver tolto tensione dall’appartamento!

Bene ora abbiamo tutto! Se avete lavorato bene, nelle vostra scatola arrivano tre fili: uno azzurro e due di un’altro colore (marrone, nero o grigio).

L’interruttore che vi siete procurati può avere tre contatti contrassegnati normalmente con N (neutro) Lin (linea in entarta) Lout (linea in uscita alla lampadina). In questo caso è sufficiente collegare i cavi in questo ordine azzurro su N, Linea su L in e lampadina su L out. Se non siete in grado di capire quale sia la linea  di andata (individuabile con un cacciavite cercafase da 2 euro) e quella di ritorno (alla lampadina) non preoccupatevi se invertite i fili dello stesso colore L in con L out non succede nulla, quando riattivate il generale il dispositivo domotico non sarà alimentato elettricamente e quindi non funzionerà; spegnete nuovamente il generale ed invertite i due fili, vedrete che andrà tutto a posto.

Ora sarete in grado di accendere e spegnere la luce sfiorando il pulsante.

Il lavoro ingrato termina qui. Passiamo alla parte divertente: l’accoppiamento tra l’interruttore e la vostra rete wifi.

Ecco come procedere:

1. Scaricate l’applicazione sul vostro telefono o tablet (eWelink, Smartlife …)

2. Avviate l’applicazione e create il Vs. account sul Cloud (la procedura è molto semplice e guidata).

3. Fatto questo individuate la voce aggiungi dispositivo o semplicemente premete sull’iconcina recante il segno +. State entrando in modalità accoppiamento (pairing), vi verrà chiesto di scegliere la rete wifi a cui colleggarsi (SSID) e la relativa password (WEP, WPA, WPA2…)

4. Proseguendo vi verrà domandato di mettere il vostro interruttore in modalità di accoppiamento (pairing). Di solito si tiene premuto un pulsante per tre o più secondi. Una lucetta lampeggiante vi avviserà che siete pronti per procedere con l’applicazione alla ricerca del dispositivo in rerte. Generalmente, dopo uno o due minuti lo stesso viene trovato dall’applicazione sul telefonino a cui darete un nome (luce cucina, luce soggiorno od altro).

5. Ecco fatto! Ora siete a tutti gli effetti, soggetti domotici! L’interruttore che avete installato sarà presente sul vostro smartphone ubbidiente ai vostri comandi ovunque voi siate.

Qui concludo, altrimenti occupo tutto lo spazio di questo numero, sono certo di aver annoiato la maggior parte dei miei lettori. Ma tu, proprio tu, che sei arrivato in fondo, e che stai leggendo queste righe, forse potrai perdonarmi quando avrai installato il tuo primo dispositivo domotico!

Claudio Travaglia