G7, un primo passo verso un nuovo paradigma di agricoltura

G7, un primo passo verso un nuovo paradigma di agricoltura

Negli ultimi mesi del 2023 e nei primi mesi del 2024, gli agricoltori europei hanno messo in moto i trattori per manifestare il loro disagio e evidenziare le difficoltà del settore, mettendo in luce le fragilità e le sfide del settore e, per la prima volta in molti anni, portando l’attenzione globale sulle problematiche affrontate dal comparto agricolo europeo e nazionale.

Gli aspetti evidenziati a fattor comune tra i vari Paesi sono, in primis, l’aumento dei costi di produzione che, combinati ad un crescente confronto con i produttori di Paesi a basso costo, ha suscitato tra gli agricoltori diversi timori per la sopravvivenza delle coltivazioni locali. Ma non solo, le proteste sottolineano come il cambiamento climatico gravi sempre più sulle spalle degli agricoltori: spesso dimentichiamo come l’agricoltura sia uno dei pochi, forse l’unico, settore economico a contrasto del cambiamento climatico: infatti, grazie a quel processo chiamato fotosintesi clorofiliana, contribuisce a rilasciare ossigeno e abbassare i livelli di CO2 nell’aria. Nonostante ciò, l’agricoltura è uno dei settori che soffre maggiormente gli effetti del cambiamento climatico, una fabbrica a cielo aperto inerme alle intemperie crescenti.

Tuttavia, era chiaro come sullo sfondo delle manifestazioni fosse in discussione la Politica Agricola Comunitaria (PAC), percepita come inefficace sul fronte del sostegno governativo e preponderante verso pratiche commerciali che favoriscono i grandi agricoltori a discapito dei piccoli produttori, portando a disuguaglianze nel settore.

Al termine delle manifestazioni, media ed opinione pubblica hanno contribuito a tenere alta l’attenzione sulla questione agricola: in questo contesto si è riunito il G7 di Siracusa, un incontro cruciale per avviare un dialogo concreto e realista sulle tematiche di sicurezza alimentare e sostenibilità, quella vera, che accoglie sia gli aspetti legati all’ambiente, ma anche quelli economici e sociali. Si è discusso anche di scienza ed innovazione in agricoltura per l’adattamento al cambiamento climatico, così come dell’importanza delle giovani generazioni, protagoniste dei cambiamenti in agricoltura e dei sistemi alimentari.

Un’agricoltura smart e giovane

Si è evidenziata la necessità di implementare e usare tecnologie emergenti, come l’AI, per supportare l’agricoltura nel percorso di transizione e di ottimizzazione dei processi e delle risorse. Tutto questo con l’impegno che la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale rispettino i diritti e la dignità umani e contribuiscano a migliorare la sostenibilità e la resilienza dell’agricoltura. L’occupazione giovanile ricoprirà un ruolo imprescindibile per stimolare l’innovazione e accelerare il passo verso gli obiettivi di sostenibilità.

Sostegno ai piccoli agricoltori

Un altro aspetto fondamentale del dibattito ha riguardato il supporto ai piccoli agricoltori, spesso trascurati nel contesto agricolo globale, così come la valorizzazione di programmi di sostegno per la promozione dell’agricoltura locale e le filiere corte. Inoltre, è stato sottoscritto l’impegno per un’equa distribuzione del valore all’interno delle filiere agricole e dei sistemi alimentari, accanto a quello per un sistema commerciale basato su regole multilaterali che siano eque, trasparenti e libere.

Sostenibilità e salubrità

Durante l’incontro sono stati riconosciuti l’impegno e gli sforzi del mondo agricolo verso il mitigamento e l’adattamento al cambiamento climatico, sottolineando il ruolo dell’agricoltore come custode della terra e delle risorse naturali. In questo contesto è stata espressa la volontà ad investire in un’agricoltura in grado di fornire un cibo sano, sicuro, nutriente e di qualità, ponendo al contempo una particolare attenzione alla riduzione delle perdite e gli sprechi alimentari lungo la filiera.

La melicoltura trentina e l’innovazione

L’incontro del G7 a Siracusa è stato preceduto da un EXPO diffuso a cui hanno preso parte oltre 200 espositori. In questo contesto, i valori e le attività intraprese dal Consorzio Melinda, con il supporto di APOT e La Trentina, hanno dato visibilità e trasmesso concretezza alle azioni e alle strategie introdotte sui temi di

innovazione e sostenibilità; sono stati infatti presentati il progetto Ipogeo e la nuova funivia. I numerosi visitatori hanno potuto constatare con mano l’impegno del Consorzio, valorizzato ulteriormente dalla possibilità di visionare i video immersivi nel Golden Theatre, che, come sappiamo, racchiudono in pochi minuti la realizzazione delle celle ipogee ma soprattutto la bellezza del nostro territorio montano.

Diverse promesse, attendiamo i risvolti concreti

Il G7 ha rappresentato un passo significativo verso una cooperazione internazionale più forte in materia di agricoltura, riconoscendo e sottolineando l’urgenza di affrontare le sfide globali inerenti al settore agricolo ed elaborando proposte per garantire migliori condizioni per produttori e consumatori.

Dobbiamo augurarci che spenti i riflettori il tutto non si riduca a vuoti proclami ed a promesse da marinai, ma che si dia concreta esecuzione con quanto sviluppato e risposte alle criticità.

Michele Odorizzi