A.I.R. spa: società benefit in servizio alla comunità
La siccità che ha segnato gran parte dell’estate trascorsa ha riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica il delicato tema delle risorse idriche destinate all’alimentazione ed alle coltivazioni. Gli esperti paiono d’accordo nel sostenere che la mancanza di piogge è dovuta al cambiamento climatico in corso sulla Terra e che il futuro non è roseo. Altro tema di stretta attualità è l’incipiente crisi energetica e nello specifico quella della fornitura del gas a famiglie e aziende nella prossima stagione invernale. Su questa complesse questioni, e su altri argomenti collegati abbiamo avuto il piacere di poter rivolgere alcune domande al Presidente di AIR Spa, l’avvocato Andrea Girardi, noto e stimato professionista, Vicepresidente del Consiglio d’Amministrazione Dolomiti Energia S.p.A., ex presidente Autostrada del Brennero, già Commissario della Cantina La Vis e consigliere di Itas Mutua. AIR spa (Azienda Intercomunale Rotaliana) è la società in-house di proprietà dei comuni rotaliani -e di quello di Ville d’Anaunia – che si occupa, ma non solo, di acqua ed energia elettrica. Alcune brevi note di presentazione: l’attuale società è nata nel 1995 per trasformazione delle aziende municipalizzate e del Consorzio Acquasanta (nome attribuito da una antica leggenda alla sorgente di Maurina), in un unico ente che, ad oggi gestisce acqua, energia elettrica, fognatura, impianti di illuminazione nei comuni soci. A loro volta le municipalizzate erano l’evoluzione maturata nel tempo dei servizi pubblici essenziali, affidati dalle passate normative ai Comuni. Nel caso, ad esempio di Mezzolombardo, il primo acquedotto pubblico data a metà dell’Ottocento, con la fonte del “Citagol” ai Piani; il primo impianto elettrico è del 1900, uno dei primi in provincia di Trento, dopo quello del capoluogo e di Rovereto. Tutte realizzazioni realizzate non dallo Stato, ma dall’iniziativa imprenditoriale della dinamica e lungimirante classe politica di amministratori locali dell’epoca.
D: Presidente Girardi, quanto ha influito la siccità estiva sulla vostra produzione di energia elettrica e quanto peserà in inverno sul servizio pubblico dell’acquedotto?
Dai dati che oggi conosciamo posso dire che la siccità estiva ha determinato una minor produzione del 40% circa di energia elettrica che speriamo possa in parte essere recuperata con le piogge autunnali. Per l’acqua destinata alla fornitura dell’acquedotto invito, a prescindere, a fare un uso attento di questa risorsa.
D: In questi giorni gli utenti di Dolomiti Energia hanno ricevuto un attestato che certifica che in seguito al consumo di energia elettrica prodotta al 100% da fonti rinnovabili vi è stata una minor produzione di CO2 nell’atmosfera. È senza dubbio una scelta buona per il pianeta e per il futuro delle prossime generazioni che fa piacere agli utenti, però tanti cittadini si chiedono perché l’energia idroelettrica prodotta dalle nostre centrali non consente all’azienda trentina di far pagare meno la fornitura. Cosa ci può dire al riguardo?
È una domanda che non ha purtroppo una risposta semplice ma assai complessa e certamente più “grande” di AIR; posso solo ricordare alcuni elementi spero utili per capire l’accennata complessità: uno dei grandi limiti dell’elettricità è la difficoltà di accumularla. A differenza di altre risorse o prodotti, non è possibile produrre elettricità e conservarla, ma in ogni istante deve esserci equilibrio tra consumo e produzione di energia. In questo momento i pochi sistemi di accumulo dell’energia elettrica (i cosiddetti electrical energy storage systems) hanno caratteristiche e costi poco adattabili alle reti di distribuzione o agli impianti di utenza derivanti dagli enormi impianti idroelettrici di produzione. La domanda di energia elettrica nazionale è coperta per circa l’86% dalla produzione interna e la parte idroelettrica ne copre circa il 41%, il resto era prodotto con il gas importato soprattutto dalla Russia, che la crisi dovuta alla guerra ha messo in pericolo, ma questo è un tema di forte attualità che conoscete di sicuro. Bisogna poi aver presente che c’è una stringente normativa che non dà alcun margine discrezionale nella gestione dell’energia prodotta.
D: Air spa è da un paio d’anni una delle poche società benefit in Trentino; quali sono i primi risultati di questa importante scelta etica?
Nell’assemblea del 28 aprile 2021 è stato approvato all’unanimità dai soci (i comuni) la modifica dello Statuto e in tal modo i servizi pubblici gestiti da AIR spa si segnalano per la possibilità di perseguire in modo congiunto e integrato le finalità di lucro e beneficio sociale. Queste sono declinate in quattro macroaree di sviluppo che riguardano la governance, i rapporti con i lavoratori, l’ambiente, i rapporti con altri stakeholder. Il Consiglio di Amministrazione ha già programmato una serie di incontri formativi con le scuole del territorio, collaborazione con Università, incontri con la popolazione. Il 2021 è servito come periodo di progettazione e anche se la pandemia ha rallentato questa fase, a breve avremo i primi passi della fase operativa.
D: Come sta andando il progetto rivolto alle scuole d’obbligo della piana rotaliana finalizzato alla conoscenza della società? E la collaborazione con l’Università di Monaco come si è sviluppata?
Come già accennato l’evento Covid19 ha stoppato temporaneamente, per ovvi motivi, il progetto di sensibilizzazione rivolto alle scuole che riteniamo culturalmente importante nella formazione delle future generazioni. Il lavoro di ricerca dell’università tedesca, che verrà presentato alla collettività, ci rende orgogliosi del fatto che la nostra società sia stata scelta come caso di studio.
D: Quali sono le prospettive che il CdA intravede per il futuro delle concessioni in provincia e per AIR in particolare?
Altro tema molto complesso e oggi all’attenzione di tutti. In due battute credo che AIR nel tempo e per la caratteristica del servizio svolto sia sufficientemente protetta dagli effetti delle prossime scadenze ed eventuali gare. Comunque il CdA nella logica di rafforzare la Società e con l’appoggio dei Comuni soci, che approfitto per ringraziare della fiducia concessa, non tralascia di portare avanti altri progetti per svolgere servizi pubblici sul territorio che oggi sono in carico ai Comuni; mi riferisco ad esempio, al progetto della Gestione Calore, a quelli della Centrale Unica di Committenza, della Comunità Energetica, della Mobilità Elettrica, dei quali appena possibile saremo felici di informare le comunità per le quali operiamo.
D: C’è un messaggio in particolare che vuole rivolgere all’utenza dei Comuni serviti da Air?
Desidero prima di tutto ringraziare tutti i cittadini per la pazienza con cui alle volte sopportano qualche nostra inefficienza e poi far sapere a tutta la comunità che ogni risorsa della Società dà e darà sempre il massimo, 365 giorni l’anno, per offrire ai cittadini il servizio migliore possibile anche a tutela del patrimonio pubblico affidatoci dai nostri Comuni soci.
AIR società benefit spa: LA SCHEDA
Fatturato: euro 8.804.510, di cui da produzione energia elettrica: euro 760.132
Utile: euro 1.638.341, di cui distribuito ai Comuni soci euro 809.142
Utenti energia elettrica serviti: n. 10.833
Utenti acquedotto serviti: n. 13.801 (SII)
Dipendenti: 32