Festival dello sport 2022
Momenti di gloria
Folla. Energia. Colori. Passione. Vita. Lo sport è tornato nella sua città. È tornato ad animare le vie e le piazze di Trento.
All’inaugurazione dell’evento è arrivata la conferma del rapporto privilegiato che il nostro capoluogo ha con lo sport. “Siamo la provincia più sportiva d’Italia” dice Maurizio Fugatti.
“Trento è una città bellissima, molto accogliente. Appena arrivi ti senti immerso in una positività incredibile. Durante il festival Trento diventa un villaggio olimpico dove vedi vincitori di medaglie d’oro e campioni del mondo” sono le parole di Urbano Cairo. Anche Mattia Binotto, team principal della Ferrari, elogia il territorio e l’accoglienza, lui stesso dice “a Trento si respira sport, si respira passione. È bello vedervi così numerosi e ritrovare i tifosi in presenza. Ci avete accolti in così tanti, qui si sente il supporto”.
L’edizione numero cinque del festival è intitolata “Momenti di Gloria”, il sapore è amarcord e nostalgico ma pieno di gioia ed entusiasmo nel ripercorrere i grandi traguardi raggiunti nella storia sportiva italiana. Tra le stradine della città, dal 22 al 25 settembre, non era difficile imbattersi negli eroi sportivi che hanno regalato all’Italia attimi da pelle d’oca. Eventi come i Mondiali dell’82, quelli del 2006, vittorie olimpiche memorabili hanno ripreso vita e corpo grazie ai racconti di chi li ha vissuti in prima persona.
Gianluigi Buffon, Massimiliano Rosolino, Gerhard Berger, il ricordo di Maradona, Federica Pellegrini, Claudio Marchisio, Giorgio Cagnotto, Adriano Panatta, Jury Chechi, Paolo Maldini, Bobo Vieri, sono solo alcuni degli ospiti ‘di ieri’.
E affianco a loro non sono mancati i protagonisti ‘di oggi’ come Marcell Jacobs, la squadra campione del mondo di volley, la grande Italia del basket, Yeman Crippa, Sofia Goggia, Massimo Stano, Filippo Tortu e Antonio Giovinazzi.
Tutti questi campioni sono l’immagine del nostro Paese e sono rappresentati dei valori che appartengono allo sport: rispetto, unione, disciplina, lealtà, impegno e costanza.
Lo sport ha una valenza sociale e culturale. Intacca la vita delle persone che vivono con gli atleti vittorie e sconfitte, entusiasmi e delusioni.
“Lo sport è spesso più avanti della società; dove ci sono barriere le infrange, dove c’è emarginazione integra, dove ci sono pregiudizi li supera” afferma Franco Ianeselli per sottolinearne l’importanza.
Quant’anno ‘momenti di gloria’ ne abbiamo vissuti moltissimi: 35 medaglie agli europei di nuoto, il mondiale del volley, le vittorie di Sinner e Berrettini, le medaglie, più di 100, portate a casa tra atletica, ginnastica, ciclismo e scherma. Questi successi, sommati a quelli dello scorso anno, ci parlano di un’Italia di successo, eclettica, piena di voglia di vincere e di gloria.