Ciclabili e riciclaggio per un territorio in salute 

Ciclabili e riciclaggio per un territorio in salute 

Collegamento pista ciclabile Mostizzolo – Cles

Il Fondo Strategico Territoriale della Val di Non ha destinato buona parte delle risorse allo sviluppo turistico della Valle. In coerenza con questo asset strategico si è deciso di investire sullo sviluppo della rete ciclabile provinciale; la rete cicloviaria del Trentino, lunga quasi 450 km, nel 2021 ha misurato 2,5 milioni di passaggi con un incremento del 13% rispetto al 2020 ed è dunque diventata un importante strumento di crescita del comparto turistico. La rete ciclabile rappresenta inoltre un elemento di mobilità sostenibile particolarmente efficace: si è stimato che nel 2021 sono stati percorsi circa 52.000.000 di km, comportando un risparmio di 3,7 milioni di litri di carburante, 8,5 milioni di kg di CO2 ed un risparmio economico di oltre 40 milioni di di auto equivalente. La conferenza dei servizi della Provincia Autonoma di Trento ha espresso in data 14 luglio parere favorevole con prescrizioni per una delle opere più attese in Valle di Non, ovvero il collegamento ciclabile Mostizzolo-Cles.

L’opera finanziata attraverso il Fondo Strategico Territoriale della Comunità della Val di Non per un finanziamento complessivo pari a 3.751.826,00 € (messi a disposizione in quota parte dal comune di Cles per 1.000.000,00 €, dalla PAT per 1.280.203,00 € e dalla Comunità della Val di Non per 1.471.623,00 €). Dal punto di vista tecnico il tracciato si svilupperà a monte della viabilità SS43 e collegherà la ciclabile della Val di Sole con l’abitato di Cles. Per una lunghezza complessiva di circa 5 km, l’intervento interessa il territorio del comune di Cles e costituisce un tassello fondamentale per la strategia delle mobilità sostenibile provinciale e locale, oltre che un importante prolungamento della conosciutissima ciclovia della val di Sole. L’opera, molto articolata dal punto di vista ingegneristico per via delle interferenze con la viabilità e la ferrovia Trento-Malè, ma soprattutto per la particolare complessità del sito dal punto di vista idrogeologico, è stata progettata dell’ing. Enzo Cattani con il supporto del geologo Claudio Menapace e la supervisione dell’Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali della Provincia Autonoma di Trento ing. Sergio Deromedis. Tra i passaggi tecnicamente più complessi, il tratto di ciclabile presso Sant del Ciatàr che richiederà la messa in sicurezza del dietro di roccia a monte della SS43.

E’ attualmente in corso di valutazione il tratto ciclabile che collegherà l’abitato di Cles alla rete ciclabile provinciale presso Dermulo.

Redazione