Vietato calpestare i sogni, il coraggio di affrontare e superare le paure
Particolarmente entusiasmante il percorso educativo organizzato dall’Istituto Superiore Liceo Russel di Cles, che ha visto protagonisti i ragazzi coordinati dai loro insegnanti. A chiudere il percorso uno spettacolo su Dante: “LIBERTÀ VA CERCANDO” di Gregorio Vivaldelli, sostenuto dalla Comunità della Valle di Non tramite il distretto famiglia che ha voluto sostenerne l’iniziativa proprio per la sua valenza sociale. L’obiettivo di questo percorso consiste nel condividere il patrimonio di umanità presente nella Divina Commedia, per coglierne il fascino e l’attualità. La vita è un cambiamento continuo: il rischio è di non riuscire a rimanere connessi con i propri desideri profondi e con la realtà nella quale viviamo soprattutto in questo lungo momento di pandemia. Dante educa a ripartire nella vita: sempre. Il percorso è pensato come un’occasione per aprirsi, attraverso la bellezza della poesia di Dante a un pensiero capace di generare speranza e promuovere libertà. Con un linguaggio semplice e comprensibile, il prof. Gregorio Vivaldelli ha offerto ai ragazzi una lettura della Divina Commedia che permette di affrontare la propria vita come un grande itinerario personale e comunitario, sociale e storico nel quale ognuno è chiamato a crescere imparando ad orientare ogni piccola scelta quotidiana verso il bene comune.
“Un confronto che ha permesso momenti profondi di riflessione tra i ragazzi, ed ha aiutato avvicinato i ragazzi al poema dantesco nella sua bellezza e nel suo patrimonio di umanità. Un poema tanto antico quanto tanto attuale, anche ai giorni nostri” commenta Carmen Noldin che ha seguito l’evento insieme al Commissario della Valle di Non ing. Silvano Dominici che ha voluto rivolgere un sincero ringraziamento a tutta la Scuola ed in particolare alla dirigente e agli insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi in questo vostro percorso.
L’insegnate Aurora Dionisi aggiunge “l’obiettivo educativo è stato decisamente centrato: avvicinare le nuove generazioni, ad una nuova sensibilità rispetto alle differenze storiche e culturali, differenze possono trasformarsi in capacità di apertura, di solidarietà, di educazione e di rispetto”.