Differenziata e sostegno alle famiglie, la Comunità c’è
Record nella raccolta differenziata negli ultimi 20 anni
La percentuale di raccolta differenziata è sempre in crescita, nel 2020 è stato infatti raggiunto il miglior risultato negli ultimi 20 anni: dopo il notevole traguardo del 77,99 % dell’anno 2020, la percentuale di rifiuto differenziato dell’anno appena passato è del 81,24%. Un risultato mai rilevato prima.
Analizzando i dati relativi alla raccolta dei rifiuti sul territorio della Val di Non relativi all’anno 2021, tenuti dall’ufficio Tecnico della Comunità della Val di Non, emerge infatti come le tonnellate di rifiuto che sono state raccolte nel complesso sono pari a 18.658,699, di cui differenziate 15.158,12 e indifferenziate 3.500,57, per una percentuale di raccolta differenziata pari ad appunto l’81,24%.
Un risultato importante per l’amministrazione della Comunità della Val di Non, da molti anni impegnata nel miglioramento di questo dato attraverso lo sviluppo di servizi a disposizione del cittadino e campagne di sensibilizzazione mirate.
E’ un dato che rileva l’attenzione ed il rispetto del cittadino verso la natura, verso il territorio e verso il pianeta, nella consapevolezza che ognuno di noi può fare qualcosa di concreto per salvare l’ambiente.
Molteplici sono i progetti e gli interventi messi in campo dalla Comunità nei confronti di cittadini residenti, turisti, aziende, associazioni e scuole di ogni livello con l’obiettivo di accrescere sempre di più la consapevolezza del rispetto dell’ambiente, dell’importanza della raccolta differenziata, della necessaria riduzione del rifiuto secco, della rilevanza del riciclo degli imballaggi e della riduzione delle plastiche monouso.
Siamo orgogliosi di rilevare che una cultura più green nei confronti del nostro ambiente di vita quotidiano sia sempre più radicata e convinta. In quest’ottica la Comunità promuove e organizza nelle scuole attività didattiche mirate che aspirano a rendere più consapevoli i giovani cittadini del domani sull’importanza del Riciclo, del Riutilizzo, del Recupero e della Riduzione dei rifiuti, (la cosiddetta “Regola delle 4 R”).
In ogni caso, raggiunto questo singolare obiettivo, rimane comunque un’ulteriore importante sfida per il futuro del nostro territorio e di tutto il pianeta, che è quella della riduzione della produzione dei rifiuti e non solo della loro differenziazione: è in questa direzione che la Comunità della Val di Non vuole andare con i futuri interventi di sensibilizzazione.
Sostenere coppie, famiglie, giovani e donne vittime di violenza attraverso il lavoro di rete e l’integrazione fra i servizi e egli operatori
L’assistente sociale svolge quotidianamente un minuzioso lavoro di rete, che oggi vediamo in azione passando per il ruolo svolto presso il Consultorio familiare, di contrasto alla violenza sulle donne e per i servizi di mediazione familiare.
L’assistente sociale presso il Consultorio
I servizi consultoriali sono nati in Italia e nella nostra Provincia, durante la seconda metà degli anni 70 e hanno e si sono sviluppati insieme all’evolversi della nostra società, accompagnando la trasformazione delle famiglie e alcuni dei nuovi bisogni emergenti, svolgendo tutt’ora funzioni di consulenza, promozione della salute, assistenza sanitaria, psicologica e sociale. In provincia di Trento il consultorio è un servizio dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari gestito attraverso équipe territoriali multiprofessionali: ginecologi, ostetriche, infermieri, psicologi, assistenti sociali. Tra i principali interventi svolti all’interno dell’équipe del Consultorio di Cles, l’assistente sociale si occupa di: informazione, segretariato sociale, consulenza ed eventuale invio ad operatori dell’équipe e dei servizi territoriali, dell’attivazione, dopo valutazione della stessa assistente sociale, di consulenze legali gratuite per i cittadini rispetto a problemi inerenti il diritto di famiglia; interventi di sostegno psico-sociale per coppie e famiglie anche in situazioni di conflittualità e in fase di separazione, per interruzioni volontarie di gravidanza, in particolare ove siano coinvolte persone di minore età, di interventi sociali e di assistenza per casi di violenza sulle donne. Tra le molte attività svolte, l’assistente sociale promuove insieme agli altri operatori del consultorio, le funzioni del consultorio stesso, ai giovani, anche grazie a progetti integrati con le scuole, come ad esempio “Progetto Conoscere il consultorio”.
Consultorio di Cles, Palazzina territoriale (piano 3) in viale Alcide Degasperi, 41 – 38023 Cles, solo su appuntamento al numero 0463/660680 – e-mail: consultoriocles@apss.tn.it.
Maggiori info sul sito di Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari https://www.apss.tn.it/Servizi-e-Prestazioni/Consultorio-per-il-singolo-la-coppia-e-la-famiglia# e sul sito della Comunità della Val di Non https://www.comunitavaldinon.tn.it/Aree-Tematiche/Politiche-sociali/Consultorio-familiare
Prevenzione e contrasto della violenza sulle donne
Il Servizio Politiche Sociali e Abitative della Comunità della Val di Non, si occupa di interventi e servizi per prevenire e contrastare la violenza di genere, nonché dell’assistenza e dell’accompagnamento di donne vittime di violenza, attraverso appositi protocolli e procedure che sono state elaborati in rete dai diversi soggetti che a livello provinciale, fanno parte della rete antiviolenza.
Nello specifico l’assistente sociale del Consultorio, accoglie e sostiene le donne vittime di violenza, garantisce la massima riservatezza, il rispetto dei tempi della persona e favorisce il processo di consapevolezza.
La presa in carico e l’individuazione del percorso sarà diversificata in base alle singole situazioni ed esigenze anche attraverso l’invio interno all’equipe multidisciplinare del Consultorio o agli altri servizi del territorio. Ricordiamo inoltre che tra diversi servizi, vi sono anche le attività svolte dai centri antiviolenza, le case rifugio ad indirizzo segreto, gli alloggi in autonomia e i percorsi di rieducazione rivolti agli uomini autori di violenza.
Per emergenze contattare il numero 112, per segnalazioni, informazioni, orientamento e servizi si può contattare il numero antiviolenza e stalking 1522, attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Disponibile anche l’App 112 Where Are U https://www.provincia.tn.it/Classificazioni/Canali-digitali/App-112-Where-Are-U
Il servizio di Mediazione Familiare
Anche a Cles, l’associazione A.L.F.I.D – Associazione Laica Famiglie in Difficoltà, in convenzione con il nostro Servizio Sociale, gestisce il servizio di mediazione familiare e offre informazione, orientamento e consulenza a singoli padri e madri, coppie – in fase di separazione – sui loro diritti e doveri, supporto nelle pratiche di gratuito patrocinio e per l’anticipo dell’assegno di mantenimento, servizi di mediazione familiare tra genitori al fine di gestire in maniera condivisa i figli nella delicata fase della separazione, nonché consulenza a famiglie ricostituite per confrontarsi sui nuovi compiti affettivi ed educativi. A.L.F.I.D si occupa anche di promuovere gruppi di parola per figli di genitori separati, gruppi di auto mutuo aiuto per madri e padri separati.
ALFID è disponibile con servizio di consulenza, orientamento ed ascolto, anche via Skype, Meet e Whatsapp e in presenza, solo su appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Per info e appuntamenti contattare il numero 0461/235008, e-mail info@alfid.it – Skype Alfidonlus. Maggiori info al link https://www.alfid.it/