Abano Terme, il centro termale più antico d’Europa

Abano Terme, il centro termale più antico d’Europa

Fanghi terapeutici, un toccasana per tante problematiche molto diffuse

L’autunno è tradizionalmente il periodo migliore per concedersi una pausa di relax e benessere, per ritrovare una migliore qualità di vita e rigenerarsi in vista dell’inverno. Lo sa bene chi da anni (e sono in molti in Val di Non) sceglie questo periodo per trascorrere un soggiorno termale ad Abano Terme, centro principale delle Terme Euganee: conosciuta da 2000 anni per le sue acque, i suoi fanghi e le cure che ne fanno uso, Abano è il centro termale più antico d’Europa e tra le località fango-terapeutiche più importanti al mondo.

Le proprietà del fango

Perché le acque termali di Abano possiedono proprietà benefiche? Il fenomeno alla base delle sue sorgenti termominerali, note già agli antichi Romani, è stato studiato in ambito scientifico negli ultimi decenni. È emerso che i benefici dell’acqua termale dipendono dal circuito geotermico cui essa è sottoposta: l’acqua fredda confluisce dalle zone di ricarica naturale e compie un percorso sotterraneo di 25-30 anni, attraversando banchi di rocce, arricchendosi di minerali e riscaldandosi fino a 80-90 gradi prima di risalire naturalmente in superficie nel

bacino euganeo grazie alla sua conformazione geologica. La particolare composizione chimica che ne deriva è determinante nel produrre, aggiunta al fango, una particolarissima microflora vegetale e animale.

Come riporta il Centro Studi Termali “Pietro D’Abano”, nel corso del processo di maturazione si verifica una progressiva colonizzazione del fango da parte di numerose microalghe presenti nell’ecosistema che caratterizza il territorio euganeo. Uno dei cianobatteri presenti in maggiore abbondanza nei fanghi termali euganei, il Phormidium sp. ETS-05, produce sostanze glicolipidiche dotate di un’elevata attività antinfiammatoria e caratterizzate dall’assenza di effetti collaterali, anche dopo ripetuti trattamenti. Il particolare procedimento di maturazione del fango favorisce la crescita di numerosi altri ceppi di microrganismi, in grado a loro volta di contribuire insieme al calore e alla componente fisico-chimica della matrice, all’efficacia terapeutica della fangoterapia.

Patologie trattabili in ambito termale

L’azione terapeutica delle cure termali svolge un’azione importante in diverse problematiche:

  • dolori osteoarticolari, la più comune di tutte le patologie articolari, che inizia senza evidenti sintomi intorno al terzo decennio di vita ed è estremamente diffusa dopo i 70 anni;
  • reumatismi extra articolari (in particolare le tendinopatie);
  • esiti di traumi, fratture e interventi chirurgici ortopedici;
  • malattie dell’apparato respiratorio, che l’acqua termale nebulizzata in aereosol o inalata contribuisce a combattere.

I fanghi termali coadiuvano anche le difese immunitarie dell’organismo poiché favoriscono, anche attraverso la naturale sudorazione che avviene durante i trattamenti, l’efficace eliminazione di tossine. È inoltre dimostrato che le cure termali contribuiscano in maniera naturale a favorire la rigenerazione cellulare, a ridurre l’infiammazione e ad aumentare le difese immunitarie, e che pertanto rappresentino un valido alleato anche nella riabilitazione post-Covid, contro i suoi tipici e persistenti sintomi come spossatezza, difficoltà respiratorie e debolezza muscolare.

Fangoterapia

Come si applica: il fango viene applicato direttamente sulla pelle ad una temperatura tra i 38°C e i 42°C per circa 15- 20 minuti. Al termine dell’applicazione, dopo una doccia calda, ci si immerge nel bagno termale a 36°­38°C per altri 8-15 minuti. Alla fine ci si rilassa per la reazione sudorale che completa gli effetti biologici della fangobalneoterapia.

Patologie trattabili in ambito termale:

  • Osteoartrosi, osteoporosi ed altre forme degenerative;
  • Reumatismi extra-articolari.

Terapia inalatoria

Patologie trattabili in ambito termale:

  • Bronchite cronica semplice o accompagnata a componente ostruttiva (escluso l’asma e l’enfisema avanzato complicato da insufficienza respiratoria grave o da cuore polmonare cronico);
  • Rinopatia vasomotoria;
  • Faringolaringite cronica;
  • Sinusite cronica o sindrome rinosinusitica cronica;
  • Sindromi rinosinusitiche bronchiali croniche;

Modalità di prescrizione delle cure

In Italia le cure termali sono oggetto di prescrizione medica: una all’anno può essere rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale. Il paziente accede liberamente ai trattamenti termali con la sola prescrizione del proprio medico (ricetta rossa), del pediatra o dello specialista (purché la specialità sia in una delle branche attinenti alle patologie individuate dal SSN). Nell’impegnativa devono figurare la patologia per cui vengono prescritte le cure e l’indicazione della cura. La validità della ricetta di prescrizione è l’anno solare (365 giorni), e la cura può essere completata nell’arco massimo di 60 giorni dall’inizio della prima cura all’ultima.

Redazione