Cementi Tassullo, una stretta da paura
Da alcuni numeri “il Melo” si occupa di viabilità in valle di Non e, mese dopo mese, cresce l’interesse su una tematica che definire annosa è puro eufemismo. Essa infatti non impatta solo sull’andamento economico (con riflessi evidenti per gli imprenditori ed il mondo del lavoro e relativa sicurezza) ma anche sulla normale mobilità e la sicurezza delle persone all’interno della valle e sulle migliaia di turisti che, d’estate e in inverno, transitano verso la val di Sole.
Uno dei nodi segnalati più volte dai nostri lettori riguarda la stretta, con semi-curve e tornante nei pressi dello stabilimento “Cementificio Tassullo”. Un tratto breve, poche centinaia di metri, ma problematico per la strettezza delle carreggiata che si affaccia pericolosamente a strapiombo sul lago di Santa Giustina, e complicato da un tornante in pendenza che, soprattutto per gli autisti di tir stranieri o con poca familiarità con la zona, spesso provoca ingorghi costringendo ad invadere la corsia opposta.
Il problema si presenta quotidianamente e a quasi a tutte le ore dato il gran traffico. Spesso infatti, per non dire sempre, qui si incrociano mezzi pesanti, bus di linea e turistici e i TIR (e le corriere) in direzione Trento devono invadere parzialmente l’altra corsia costringendo il veicolo incrociato a spostarsi sulla destra a bordo strada che si affaccia pericolosamente sul sottostante lago.
Che questo sia un nodo da risolvere lo aveva riconosciuto lo stesso presidente del Trentino, Maurizio Fugatti, nell’intervista (vedi “il Melo” di giugno 2021), ma sul come non si sa.. “Attualmente non ci sono progetti dettagliati in merito – ci aveva dichiarato – solo ipotesi, comunque tutte impegnative sia tecnicamente sia finanziariamente. Inoltre qualsiasi soluzione che si dovesse perseguire deve tener conto della gestione del traffico durante i lavori, aspetto di non facile soluzione. Tecnicamente l’intervento dovrà consistere in un mix di allargamento a monte, che non pregiudichi la stabilità dei piazzali dell’ex area Tassullo, e di opere a sbalzo a valle per lo stretto necessario a garantire il transito in sicurezza di due mezzi pesanti”.
La questione adesso assume una nuova attualità in vista dei lavori (l’anno prossimo? Speriamo…) della circonvallazione est di Cles che velocizzerà il flusso viario da e per la valle di Sole. Ma anche per la ciclo pedonale Cles – Santa Giustina la cui progettazione è in corso a cura della Comunità di Valle. E tra le varie ipotesi su dove farla passare c’è l’affiancamento con la statale o, più probabilmente, con la ferrovia Trento Malé. Ma in questo secondo caso si allungherebbe la tratta. “Stiamo valutante le possibili soluzioni, ma la scelta non è ancora stata fatta” – spiega il tecnico incaricato, l’ing. Luca Flaim, che non si sbilancia.
Una quindicina di anni, fa, in occasione dell’allargamento, con corsia d’immissione e di svolta, dell’incrocio di Tassullo era stato ventilato dal progettista, l’ing Enzo Cattani, anche un intervento per risolvere in modo definitivo il nodo viario della Cementi Tassullo, ma non se ne se è fatto nulla.
Le soluzioni, in realtà, ci sarebbero, eccome. Una è quella evocata dal Governatore Fugatti (ma senza nessun impegno alla relativa spesa) con allargamento a sbalzo della carreggiata, salvaguardando il sovrastante piazzale della ditta di laterizi.
Un’altra ipotesi, più sicura ma anche più costosa, sarebbe il mini tunnell che partendo dall’incrocio con la SP di Rallo sbucasse sulla statale nei pressi del bivio per Tassullo. In questo modo si bypasserebbe l’intera area della Cementi Tassullo, come ben si può vedere dalla bellissima foto aerea di Sergio Zanotti. Dunque è una questione di risorse e quindi di volontà politica di risolvere quello che per tutti è un punto problematico per l’intera viabilità della valle di Non.
Ma i sindaci che ne dicono?
Samuel Valentini, primo cittadino di Ville Anaunia competente per territorio, condivide le preoccupazioni dei camionisti e di automobilisti “ ma – spiega – il Comune può ben far poco per un nodo che è di stretta competenza provinciale ed impatto su due valli. La soluzione – afferma Valentini – va studiata anche nel contesto della ciclo pedonale Cles – Santa Giustina”.
Più o meno simile la posizione del collega di Cles, Ruggero Mucchi che ha le idee chiare per quanto riguarda il passaggio della pista ciclabile sul ‘suo’ territorio comunale attraverso Maiano e Maso Turri, ma per il resto tocca a Ville d’Anaunia.
Sulla necessità di un intervento insistono gli autotrasportatori. “L’esempio concreto del tratto di strada tra il bivio di Tassullo e il bivio di Rallo dimostra che una viabilità ordinaria e fluida può essere fiaccata anche da poche centinaia di metri critici…. Con un limitato esborso economico si potrebbe arginare una evidente pericolosità e criticità legate al traffico pesante” – afferma il presidente degli Artigiani Val di Non, Andrea De Zordo. Per i camionisti la vera soluzione sarebbe il piccolo tunnel che sbucando in corrispondenza del bivio di Rallo permetta di superare il dislivello esistente bypassando strettoia e tornante. In ogni caso è urgente intervenire allargando di un paio di metri la carreggiata stradale in modo da concludere questo annoso problema.