Scoprendo l’alta Val di Non
La salita al Monte Macaion e una passeggiata nella Val di Non tedesca
Sul macaion dalla Malga di fondo
(medio/facile – circa 4 h)
Il punto di partenza dell’escursione si raggiunge abbastanza rapidamente in auto da Fondo: imboccando la via per il Lago Smeraldo si percorre la strada di circa 7 km – dapprima asfaltata e poi sterrata – che porta alla Malga di Fondo. Poco prima di arrivare alla malga, lungo un tornante, ci si trova ad un bivio da cui si snoda sulla destra un sentiero che conduce verso la cima del monte Macaion: si può parcheggiare l’auto direttamente nei pressi del tornante oppure al parcheggio della malga, da cui in 5 minuti a piedi si riscende lungo la strada forestale fino al bivio.
L’itinerario segnalato per la Croce del Macaion percorre una vecchia strada militare sterrata di circa 5-6 km (1,5 – 2 ore a piedi a seconda dell’allenamento), in pendenza accettabile, senza grandi salite né parti esposte, e con un fondo buono, adatto alle mountain bike, ma fattibile pure con passeggino da trekking. Nell’ultimo tratto del percorso si incontrano delle vecchie caserme ormai diroccate, mentre sulla destra si nota la presenza di alcune grandi antenne dei ripetitori e, poco distante, del radar della stazione metereologica; proseguendo per un centinaio di metri sull’agevole sentiero si raggiunge infine la Croce del Macaion, posta sul bordo di una parete verticale e non lontana dalla tondeggiante sommità della montagna (quota 1866 metri s.l.m.): da qui si può godere di un fantastico panorama su Bolzano, sulla Val d’Adige e sui gruppi dolomitici altoatesini (avvicinandosi allo strapiombo, ovviamente, bisogna prestare un po’ d’attenzione).
Una volta arrivati in cima, ci sono tre diverse opzioni per il ritorno:
- continuare per il Sentiero SAT 500 (non adatto a passeggini e bici) che scollina fino alla località dei “Prati di Laures” e riporta poi verso la Malga di Fondo, completando così un piacevole itinerario ad anello;
- ripercorrere i propri passi fino alle ex caserme, dove parte un sentiero per la Malga Manzara, dalla quale poi si arriva alla Malga di Fondo per un’altra strada sterrata (seguendo il segnavia SAT 511A);
- rientrare dallo stesso percorso dell’andata.
A seconda dell’itinerario prescelto, per il ritorno si impiegheranno circa 1 – 1,5 ore.
Se poi si volesse prolungare l’escursione con un tratto di difficoltà leggermente più impegnativa, una volta arrivati ai Prati di Laures si trova un bivio con un sentiero segnalato che porta al Lago di Tret attraverso la Forcella di Gaido (Gaider Scharte), inizialmente ripido ma abbastanza breve (circa 1 – 1,5 ore). Da lì in meno di mezz’ora si può rientrare alla Malga di Fondo attraverso una vecchia strada forestale piuttosto ripida e sassosa.
Dalle ‘Regole’ di Castelfondo a Senale
(medio/facile – circa 3 h)
Dal Rifugio Arnica, in località “Regole” di Castelfondo, partono diversi percorsi interessanti. Uno di questi porta all’antico paesino di Senale, oggi parte del Comune di Senale-San Felice, all’estremo nord della Deutschnonsberg, la Val di Non tedesca (infatti da un punto di vista amministrativo appartiene all’Alto Adige): storica meta di pellegrinaggio, il suo nome tedesco (Unsere Liebe Frau im Walde, “Nostra Cara Madonna nel Bosco”) racconta il forte legame con la patrona del paese, cui è dedicato un santuario noto già dal XII secolo come importante tappa per tutti quei pellegrini che erano in cammino lungo la via del passo Palade.
L’escursione ha una durata di circa 1,5 – 2 ore (solo andata), lungo un itinerario di circa 5-6 km: molto comodo e fresco, in mezzo al bosco, il sentiero inizia in falsopiano e prosegue poi con saliscendi più accentuati.
Come detto si parte direttamente dalle Regole di Castelfondo, dove si può parcheggiare, e si segue il segnavia n° 157 fino alla Croce del Barba: al bivio si imbocca il sentiero n° 1, dapprima in discesa e poi a salire verso Senale dopo aver attraversato la valle dove nasce il torrente Novella.
Il percorso è pedalabile e adatto a famiglie con passeggini (rigorosamente da trekking). Una volta arrivati ci si può immergere nell’affascinante e caratteristico paesello della Val di Non tedesca, al cui centro sorge il bel santuario della Madonna di Senale-San Felice, tra le chiese più antiche di tutto il Tirolo.
Per il ritorno si può percorrere lo stesso itinerario, oppure optare per una deviazione che porta alle Cascate di Tret.