Scuole: come sarà il nuovo anno scolastico?
Ci sono molte perplessità a livello nazionale, in ambito locale la situazione è migliore.
Siamo alle porte del nuovo anno scolastico e da tutta l’estate alcune nuvole stazionano sul mondo legato all’istruzione. Dopo aver trascorso un anno che non trova riscontri nel passato, affrontare un altro anno scolastico è molto impegnativo per tutti: dirigenti, docenti, personale della scuola, alunni e famiglie. Le aspettative si mescolano con le paure ne esce un mix esplosivo. Quello che si nota è come sempre la mancanza di pianificazione da parte ministeriale che per legge è delegato a farlo. La ministra Azzolina è attaccata ogni giorno da tutte parti, ma continua a riportare come data certa di inizio anno scolastico, quella comunicata ufficialmente nei giorni scorsi (varia da provincia a provincia). Molti sono i dubbi, ma speriamo che la ministra Azzolina sappia bene come intende proseguire.
A vedere dall’esterno si nota molta confusione comunque a breve ci saranno i primi riscontri e si potrà capire cosa ci aspetta. Quello che tutti dobbiamo avere chiaro è che la scuola rappresenta un tassello importante di ogni società evoluta ed i nostri ragazzi non devono essere oggetto di controversie, ma essendo il nostro futuro devono avere le giuste attenzioni e poter contare su di una educazione con la “E” maiuscola. Il nostro giornale nei mesi scorsi ha dedicato uno spazio costante al PROGETTO GIOVANI perché crede nel potenziale dei nostri giovani. Per capire meglio la situazione abbiamo fatto una breve intervista a due dirigenti Tiziana Rossi e Alfredo Romantini che di seguito riportiamo.
Nessuno sa cosa ci aspetta, anche perché molto dipenderà dal ritorno o meno dei contagi, di certo è che possiamo contare su dirigenti e con loro il personale della scuola preparati e motivati.
Buon anno scolastico a tutti !!!
Intervista alla dirigente Tiziana Rossi – Istituto Martini di Mezzolombardo
a) Riscontro dagli alunni sulla collaborazione con “il Melo”?
La rubrica è stata apprezzata dagli studenti che la hanno percepita come una rara opportunità di voce nei loro territori.
b) Con un aggettivo come definirebbe l’anno scolastico 19/20?
Intenso.
c) A circa un mese dall’apertura delle scuole qual è la situazione (da zero a cento – dove 100 è tutto pronto per partire)?
Per quanto riguarda il Martini 80: abbiamo lavorato molto a Luglio e Agosto, ma devono ancora esserci recapitate le forniture ordinate e sicuramente attendiamo ancora (noi come tutti) indicazioni di dettaglio.
d) Chi detta i regolamenti (Provincia oppure Stato) se entrambe chi fa cosa?
Non da ora le competenze condivise tra Stato e PAT quando si parla di scuola, determinano un notevole grado di complessità. In una situazione grave quale una pandemia mondiale, le indicazioni ministeriali sono guardate con forte attenzione da Trento.
e) I famosi tavolini individuali sono previsti anche da noi?
Anche il Martini ne ha richiesti alcuni al Ministero (peraltro già presenti da tempo nella nostra scuola).
f) E’ previsto un piano “B” se riparte la pandemia?
Nelle Linee guida scuola emanate a Trento è stato indicato il quarto scenario (alto grado di contagio), il peggiore naturalmente, come quello nel quale la Didattica a Distanza rimane l’unica possibile opzione. A noi, in caso, condurla nel modo migliore possibile.
Intervista al dirigente Alfredo Romantini – Istituto Pilati di Cles
a) Riscontro dagli alunni sulla collaborazione con “il Melo”?
Quest’anno è stato particolare, abbiamo dovuto piegare e reinventare la didattica, pur mantenendo saldi i valori e gli scopi del nostro patto educativo. Le prove di giornalismo, sempre felici, offerte nei mesi scorsi su questa pagina dagli studenti, ne sono una prova. Loro ci hanno creduto, e si è visto.
b) Con un aggettivo come definirebbe l’anno scolastico 19/20?
Non un aggettivo ma un motto “Per aspera ad astra”, attraverso le difficoltà verso le stelle. Nei mesi scorsi l’automotivazione è stata una delle competenze su cui tutti nella nostra scuola hanno investito energie fondamentali.
c) A circa un mese dall’apertura delle scuole qual è la situazione (da zero a cento – dove 100 è tutto pronto per partire)?
Alla vigilia di un nuovo anno scolastico, quello che non sembra ancora essersi del tutto concluso lambisce, inevitabilmente, tutte le prospettive: noi vogliamo sentirci “pronti” e, soprattutto, vorremmo essere tutti in classe, fino a giugno 2021. Vorremmo. Ma sarebbe intellettualmente disonesto e fuorviante descrivere con una sola cifra gli sforzi quotidiani per dare realtà a questi desideri. Siamo pronti.
d) Chi detta i regolamenti (Provincia oppure Stato) se entrambe chi fa cosa?
Nella cornice dei riferimenti normativi nazionali, l’autonomia della provincia trentina garantisce adeguatezza e incisività alle misure che dovranno essere adottate dalla scuola.
e) I famosi tavolini individuali sono previsti anche da noi?
La nostra scuola ha già in dotazione banchi singoli. Nei laboratori dove ci sono tavoli con più postazioni verranno effettuate separazioni con barriere parafiato.
f) E’ previsto un piano “B” se riparte la pandemia?
Cambiando gli scenari, cambieranno i piani. Perseguire il compromesso migliore, interpretando il contesto, è sempre un piano “A”. Quelli oggi ipotizzabili sono tutti nella faretra dell’ITET Pilati di Cles.