Innovazione e ricerca

Innovazione e ricerca
Il direttore Andrea Berti con il presidente Giorgio Gaiardelli (Foto di Sergio Zanotti)

Per continuare a crescere

Il mondo agricolo è in continua evoluzione. Un settore legato alla tradizione che però da sempre si trova in prima fila per ricercare soluzioni innovative che possano dare vita ad un costante progresso. Mai come in questo momento stiamo vivendo un periodo di forte cambiamento e di transizione, che ci porta a dover compiere scelte importanti. Basti pensare ai cambiamenti climatici, alla presenza sempre maggiore di fenomeni atmosferici intensi, agli insetti alieni e, inoltre, siamo alle prese con il futuro della Politica agricola comunitaria.

PAC che deve fare i conti con un importante cambiamento: la Brexit. Una questione che sembra molto lontana per le nostre aziende agricole, ma che invece avrà ripercussioni dirette anche su noi agricoltori. Infatti, la fuoriuscita di Londra dalla Comunità europea porterà ad una probabile rivisitazione del bilancio economico europeo e un possibile ridimensionamento del capitolo dedicato al comparto agricolo.

Fortunatamente, però, il cambiamento in corso ci permette anche di cogliere nuove importanti novità, in particolare legate all’innovazione tecnologica. Intelligenza artificiale, sensoristica, satelliti sono tutti strumenti che ormai sono a piena disposizione dell’agricoltore e che permettono di strutturare nuovi modelli colturali, sempre più sostenibili ed efficienti, ed indispensabili per strutturare le nuove soluzioni di gestione del rischio delineate e suggerite dalle linee guida volute dalla Comunità Europea.  Innovazione permessa anche grazie ad importanti strumenti di condivisione quali sono i Partenariati europei per l’innovazione (PEI) che vedono Co.Di.Pr.A. impegnato in qualità di capofila nel PEI C&A 4.0 e nel PEI ITA 2.0 e partner nel TAF/17. Tre progetti importanti per la filiera agricola trentina, ma che hanno una risonanza nazionale, esempi di collaborazione tra diverse anime del territorio per rispondere ad esigenze concrete degli agricoltori. Infine, ma non da ultimo, la gestione del rischio, nostro principale fronte di azione.

Con l’inizio della campagna 2020 si è chiusa l’emergenza erogazione dei contributi alle imprese agricole, che sembra pienamente entrata a regime. Adesso siamo già pronti per nuove sfide: introdurre nuovi strumenti di gestione del rischio. Ad inizio anno, infatti, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha notificato il via libera a Co.Di.Pr.A. per diventare Soggetto Gestore di Fondi mutualistici. Notizia che ci rende orgogliosi e fiduciosi in quanto i nuovi fondi (IST Mele, IST Latte e Fondo Fitopatie) ci permettono di dare una maggiore tranquillità ai nostri associati che vedranno il proprio reddito tutelato da fluttuazioni di mercato e al riparo dai danni causati da fitopatie. Numeri delle adesioni molto incoraggianti, che ben fanno capire come l’agricoltore ha accolto questi importanti strumenti.

La Polizza Collettiva 2020 in pillole

Dalla scorsa campagna il Piano Assicurativo Agricolo Annuale (PAAN) ha cambiato nome in Piano di Gestione dei Rischi in agricoltura (PGR) ed è finalizzato a promuovere sinergie definendone le condizioni, tra strumenti di Gestione del Rischio, polizze assicurative, polizze innovative e fondi di mutualità.

Il Piano di Gestione dei Rischi (PGR) 2020 attualmente è al vaglio dell’intesa in Conferenza Stato-Regioni e Provincie Autonome.

Dopo le importanti novità che hanno interessato la campagna 2019, quelle di diretto integrale recepimento dei nuovi indirizzi europei sulla Gestione del Rischio (Reg. Omnibus n. 2393/2017 del 13 dicembre 2017) per il 2020 si segnalano limitate novità. La polizza collettiva 2020 sarà quindi una semplice revisione di quella dello scorso anno. È possibile estendere le garanzie assicurative anche ai danni da fitopatie e attacchi parassitari alle colture o coprire tali danni con dei fondi di mutualità.

Il nostro Consorzio ha ottenuto il riconoscimento già dalla campagna 2019; nell’ambito dei progetti di Partenariato europeo (PEI) con la Fondazione Edmund Mach, le Università di Trento e Padova ed Asnacodi è stato elaborato il progetto economico finanziario e il regolamento applicativo, elaborazione indispensabile per la richiesta di riconoscimento. In questo modo, finalmente, possiamo dare il via a due importanti fondi di stabilizzazione del reddito IST, uno dedicato al settore zootecnico e uno con focus frutta. Due straordinarie misure che metteranno in protezione le imprese anche dal rischio “crisi di mercato”.

Per il 2020 stiamo chiedendo l’estensione delle garanzie alla cimice asiatica per il Fondo fitopatie vegetali. Grazie all’operatività della garanzia sulle rese, per gli associati di cooperative frutticole, e al Fondo Sotto Soglia, per i restanti associati, si sono potuti riconoscere i danni causati dalla cimice asiatica già per il 2019 per oltre 1 milione di euro. Dal 2020 ogni impresa potrà aderire al Fondo fitopatie vegetali e avere un riconoscimento diretto nel caso il danno aziendale superi il 30%. Grazie alle diverse organizzazioni agricole trentine, coordinate dalla Provincia Autonoma di Trento, e merito della fiducia degli agricoltori che responsabilmente hanno aderito ai Fondi, l’agricoltura trentina potrà ottenere quasi 8 milioni di euro di contributi comunitari aggiuntivi dei poco più di 9 milioni erogati a livello nazionale. Il Piano di Gestione dei Rischi vede tra le polizze sperimentali agevolate le Polizze index based, ovvero i contratti assicurativi che coprono la perdita di produzione assicurata a seguito di un andamento climatico avverso, identificata tramite lo scostamento di un indice biologico e/o meteorologico.

Già nel 2018 in collaborazione con il Condifesa di Bolzano e con l’apporto tecnico/scientifico della Fondazione Mach, di Laimburg ed Eurac, è stata sperimentata in Trentino-Alto Adige una polizza assicurativa sui Prati Pascolo basata su indici climatici (piovosità e temperatura). Per il 2021 verrà introdotto un indice biologico, stimato attraverso l’impiego di tecnologia satellitare, per affinare ulteriormente la stima del danno. Il contributo pubblico concesso per la sottoscrizione di queste polizze è pari al 65% della spesa ammessa.

Dal 2020 sarà introdotta una polizza per coprire la mancata produzione di miele. Un’attenzione al settore apistico che negli ultimi anni ha visto numerose perdite a fronte di un ruolo importante per tutto l’ecosistema agrario e non solo. La tecnologia in aiuto della Gestione del Rischio Anche quest’anno riteniamo che il Sistema Informativo Agricolo Nazionale del Ministero non consentirà di predisporre in tempo utile il PAI, quindi si ripeterà la soluzione della presentazione della “Manifestazione di Interesse” prima della sottoscrizione del certificato di adesione alla polizza collettiva. Il PAI è documento indispensabile per la predisposizione della domanda di pagamento. A tal fine continua la collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, con i CAA, Dedagroup e Deltainformatica, per continuare lo sviluppo del Portale del Socio dove diamo la possibilità di conoscere i propri dati assicurativi dal 2015 e, inoltre, il numero PAI 2019 al fine di conoscere, in ogni momento e con un “semplice click”, i dati corretti per attivare la polizza nel 2020.

La resa media del PAI 2020 ammissibile a contribuzione pubblica dovrà essere calcolata partendo dalle rese a ettaro degli anni 2014-2018 (come indicate nel PAI 2019) e dai dati produttivi aziendali effettivi del 2019 (fatture, estratto conto conferimenti). Eventuali quantitativi assicurati superiori non saranno ammessi a contributo, in questo caso vi sarà riparametrazione dei dati. L’accesso ai dati del Portale del Socio è protetto da User (Codice fiscale o Partita IVA) e Password OTP (inviata dal sistema tramite SMS al numero di cellulare già presente nell’archivio informatico “anagrafiche sociCo.Di.Pr.A.). Ogni socio potrà, quindi, consultare esclusivamente i propri dati. Questo dovrebbe facilitare la corretta predisposizione dei certificati e ridurre le anomalie e conseguenti perdite/riduzioni del contributo. Tutto questo si configura anche nel programma di semplificazione ITA 2.0 contenente interventi di innovazione tecnologica e di semplificazione amministrativa, fra i quali la sincronizzazione dei vari sistemi informativi regionali/statali al fine di una banca dati unica e utilizzabile da tutti gli attori che operano nel settore. Tali attività sono in corso nell’ambito dei Progetti PEI.

Non ci resta che augurare una proficua, innovativa e sostenibile campagna 2020 a tutti i nostri soci agricoltori e darvi appuntamento nelle Assemblee territoriali, importante momento di confronto.

*(Presidente e direttore di Co.Di.Pr.A.)

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