Fondo pensione o Pac? Quali differenze?
Nel numero scorso vi ho spiegato come funzionano i fondi pensione, quali tipologie di fondi esistono e le loro caratteristiche. Abbiamo visto come sia importante scegliere il fondo giusto, con particolare attenzione ai costi e alla linea di investimento scelta. Per i primi, nell’esempio che ho riportato l’impatto di un 1% in più di costo annuo si traduce in una futura pensione di 700 euro in meno ogni anno! Invece, la tipologia di investimento dipende in prevalenza da quanti anni mancano alla pensione. Per semplificare, se ho iniziato a versare da un paio di anni sul fondo pensione con una linea azionaria e il mercato in un anno fa -20%, l’impatto sulla mia futura pensione sarà limitato. Se invece mi manca un anno alla pensione, un -20% erode irreversibilmente il capitale accumulato e quindi l’importo della rendita.
Questo per dire che è importante avere ben chiare le caratteristiche dello strumento finanziario che si sta utilizzando. Cosa che, purtroppo, spesso non avviene. In particolare, quando si parla di accantonamento mensile di una certa somma c’è molta confusione tra il fondo pensione e i PAC, cioè i piani di accumulo finanziari. Questi due strumenti sono molto diversi tra loro, e non vanno confusi. Tendenzialmente i giovani hanno l’uno o l’altro in base a qual è il loro intermediario di riferimento. Se è bancario, spesso hanno un PAC su uno o più fondi, se è assicurativo, un fondo pensione (sotto forma di polizza).
Ciò purtroppo anche a causa dell’attenzione dell’intermediario rivolta più alla raccolta che alla vera analisi degli obiettivi del cliente e ad una sana pianificazione.
Infatti, una corretta pianificazione finanziaria deve tenere conto delle differenze tra questi due strumenti, in particolare se le somme a disposizione sono limitate. Se non ho grandi somme sul conto e riesco ad accantonare 300 euro al mese, non posso versarli tutti in un fondo pensione perché se mi capita un imprevisto e ho necessità di liquidità, ho molti limiti nei prelievi. Come è normalmente sbagliato avere solo un PAC e non un fondo pensione, perché perdo i rilevanti benefici fiscali di quest’ultimo.
Per confrontare questi due strumenti finanziari ho riassunto nella seguente tabella le loro caratteristiche principali. Risulta evidente come il piano di accumulo finanziario abbia molti meno vincoli, ma nessun beneficio fiscale. Se viene utilizzato per fini pensionistici, va bene quando si ha già versato nel fondo pensione il massimo deducibile, o se non sia ha redditi o non è possibile dedurlo (es. perché si è forfettari).