Vermiglio: un paese e un film

Vermiglio: un paese e un film

È il paese situato alla fine della val di Sole in prossimità del passo Tonale che in questi giorni ha regalato a tutti i valligiani e ai trentini, una grande emozione per il risultato raggiunto dal film Vermiglio. In questi giorni in val di Sole non si parla d’altro, per molti “un fulmine a cel sereno”, ma in realtà sono ben tre anni che qualcuno ci sta lavorando.

“Chi semina bene, prima o poi raccoglie”, questa è una massima che in questo caso si può correttamente applicare. Mi riferisco alle soddisfazioni che sta dando agli abitanti di Vermiglio la regista Maura Delpero che ha voluto realizzare un film capolavoro nel paese a cui è molto legata perché è nato e ha vissuto per qualche anno il papà Mario. “Orgoglio, riconoscenza e professionalità”, sono le parole che ha utilizzato il sindaco Michele Bertolini per descrivere le sensazioni che sta provando in questo momento.

Orgoglio, perché Vermiglio è un piccolo paese di montagna, ma ha dimostrato di riuscire a “sfornare” dei talenti come Maura Delpero.

Riconoscenza verso una grande persona che tre anni fa, senza tanto clamore è venuta a chiedere l’autorizzazione di poter utilizzare degli spazi e immobili comunali per girare il film.

Professionalità, perché ha svolto un grande lavoro di qualità coinvolgendo ben 50 persone del luogo, per la realizzazione del film. C’è chi ha partecipato come attore o comparsa, ma anche chi ha semplicemente collaborato nella ricerca degli oggetti originali dell’epoca, necessari per allestire i locali in cui sono state realizzate le riprese cinematografiche.

Per comprendere il forte legame tra la regista e gli abitanti di Vermiglio, basti pensare che lei stessa ha voluto dare il nome

Vermiglio al film e ha voluto proiettare il film per la prima volta dopo il Film Festival di Venezia, nella piazza del paese solandro il 14 settembre e li fare una gran festa tutti insieme.

Per il futuro il sindaco Bertolini non si sbilancia, ma dichiara “non abbiamo ancora pensato nulla, di certo lavoreremo con Maura per creare qualcosa che non sia banale e ben rappresenti quello che il film ha voluto esprimere e al tempo stesso possa rappresentare un punto di richiamo per tutta la val di Sole”.

Anche il Presidente della Comunità della Val di Sole, Lorenzo Cicolini è entusiasta per il sorprendente risultato ottenuto dal film Vermiglio. Il suo commento è stato “ho visto nel film quello che mi raccontavano i miei genitori e nonni”, “in pochi decenni abbiamo avuto un notevole miglioramento della qualità della vita e spesso non ce ne rendiamo conto”. “Questo film” prosegue Cicolini “lo devono vedere nelle scuole per capire come eravamo e sapere cosa di buono ha fatto chi ci ha preceduto”.

Per entrare nel merito del film possiamo dire che ha descritto abilmente molti aspetti specifici degli anni del dopoguerra come: l’immigrazione, la mortalità infantile, le famiglie numerose, la compattezza tra i componenti del nucleo famigliare, la miseria e gli stenti della vita in montagna che non permetteva leggerezze, la correttezza e il senso di responsabilità nell’educazione famigliare.

Se da un lato oggi abbiamo conquistato una migliore qualità della vita, il film ci fa riflettere su quello che è rimasto di quei valori come il rispetto e la correttezza, in particolare se li accostiamo alla cronaca dei fatti che accadono ogni giorno.

Ora lo sguardo è rivolto al 17 dicembre, data in cui verrà comunicato se il film sarà tra i candidati agli Oscar. Sarebbe un risultato sorprendente già la partecipazione, vediamo cosa accade, per ora il nostro giornale si accoda nel complimentarsi con tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del film ed in particolare con gli abitanti di Vermiglio.

Tutti noi vorremmo avere una Maura, tenetela ben stretta !!

Paolo Leonardi

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