Dono nascosto (Gli strumenti compensativi e dispensativi)

Dono nascosto (Gli strumenti compensativi e dispensativi)

Oggi parlerò dei disturbi specifici dell’apprendimento, poiché è già iniziata la scuola ho pensato fosse importante soffermarmi, a parlare di queste difficoltà che si presentano anche nell’ambito scolastico.

“La legge numero 170 del 8 ottobre 2010, nuove norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento in ambito scolastico. La legge è composta da 9 articoli. Art.1 riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia, e discalculia, art.2 finalità, art.3 diagnosi, art.4 formazione nella scuola, art.5 misure educative e didattiche di supporto, art.6 misure per i famigliari, art.7 disposizioni di attuazione, art.8 competenze delle regioni a statuto speciale e provincie autonome”.

L’aspetto di cui ci occuperemo oggi e che ci interessa è l’art. 5 le misure educative e didattiche di supporto e in particolare le c.d. misure compensative. Gli strumenti compensativi, che servono allo/a studente/ssa con DSA per poter avere una buona performance scolastica. Negli articoli precedenti avevo accennato e spiegato rapidamente quali sono gli strumenti compensativi, ma ritengo sia necessario dedicare questo numero per approfondire questa tematica.

Cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento

I disturbi specifici dell’apprendimento sono delle difficoltà di apprendimento, alcune persone apprendono in un modo diverso rispetto a quello che viene trasmesso a scuola. Queste difficolta sono:

Dislessia: disturbo della lettura.

Disortografia: difficoltà nel rispettare le regole del linguaggio parlato e scritto.

Disgrafia: caratterizzata da una scrittura irregolare, per cui il soggetto fatica nel gestire gli spazi sul foglio.

Discalculia: difficoltà nell’elaborare numeri, calcoli, quantità.

La persona con DSA conviverà durante tutta la sua vita con queste difficoltà. Purtroppo molte trasmissioni televisive, quando parlano dei disturbi specifici dell’apprendimento non ne parlano correttamente, infatti utilizzano parole come: essere affetti da dislessia e spiegano che in età adulta la dislessia svanisce. In realtà le cose non stanno proprio così. Innanzitutto non si è affetti da dislessia visto che non è una malattia, ma è una neuro diversità. Per esempio una persona neurodiversa è una persona con i capelli rossi rispetto ad una persona con i capelli castani. Però nei disturbi specifici dell’apprendimento la neuro diversità è un qualcosa che non si vede. “Per semplificare facendo un esempio, Marco non fa fatica a contare fino a 10 mentre Franco si, in questo caso può compensare questa fatica con lo strumento abaco, che diventerebbe il suo strumento compensativo. Le persone con DSA possono fare confusione anche con le ore, una cosa importante che si può fare è essere precisi, e dire ci troviamo alle ore 18:45 e non alle ore sette meno un quarto, perché il cervello deve fare un ragionamento più complesso, che può creare confusione.”

Fortunatamente, queste difficoltà, possono essere compensate. I primi che entrano in gioco sono gli insegnanti, nello specifico gli insegnanti di sostegno, che a mio avviso hanno il compito fondamentale di accompagnare gli studenti nel percorso scolastico.

Altri strumenti molto importanti sono gli strumenti compensativi.

Ma cosa sono gli strumenti compensativi

Questi strumenti non sono altro che:

Il computer con il correttore ortografico

La sintesi vocale cioè un programma che permette di ascoltarsi mentre si scrive; in modo da rilevare eventuali errori; permette anche di ascoltare un testo senza doverlo leggere, dispendendo meno energia;

La calcolatrice: per velocizzare i calcoli senza commettere errori;

Il tempo: avere un tempo maggiore nello svolgimento di prove scritte e orali;

Le prove devono essere sempre programmate e non possono essere a sorpresa;

• (L P.D.P. piano didattico personalizzato).

Il piano didattico personalizzato conosciuto come PDP è importante perché è quello strumento in cui insegnanti, genitori ed esperti dei D.S.A stabiliscono quali sono gli strumenti compensativi che utilizzeranno durante l’anno e quali interventi mettere in campo per sostenere le persone con DSA nel suo percorso scolastico.

Gli strumenti sono chiamati strumenti compensativi, perché, servono per aiutare lo studente con DSA durante lo studio, nello svolgimento dei compiti a casa, durante le verifiche e interrogazioni. Si applicano anche agli esami universitari, inoltre sono importanti anche per i docenti che possono valutare correttamente gli studenti.

Quando si parla di strumenti compensativi possiamo pensare ad un semplice computer, che permette allo studente di scrivere più rapidamente e di controllare gli errori grammaticali, alla calcolatrice, a un audiolibro, che permette di potere ascoltare un libro o un testo invece che leggerlo, in modo poi da riassumere o schematizzare ricordandosi più facilmente i concetti.

Gli strumenti compensativi e dispensativi non mettono la persona che li utilizza in una situazione di privilegio rispetto ai compagni di classe, ma che invece la mettono in una condizione di parità sostanziale.

Uno strumento dispensativo molto importante è quello del tempo, solitamente quando si fa una prova scritta o orale lo studente con DSA in base alla sua diagnosi può usufruire di un tempo maggiore, che serve per comprendere un compito, scritto o orale.

Gli insegnanti possono decidere di togliere alcune domande nelle prove scritte, ciò permette allo studente, di poter concentrarsi meglio e non preoccuparsi del tempo che ha disposizione.

Uno strumento compensativo molto comodo è la calcolatrice per fare conti e compiti matematici, risolvere i calcoli.

Poter utilizzare il personal computer, con le applicazioni: come super quaderno e le super mappe che sono applicazioni che ti permettono di poter ascoltare un testo attivando la sintesi vocale, scrivere dei testi, mentre la seconda applicazione permette di schematizzare e scrivere i concetti chiave da utilizzare quando si deve schematizzare un determinato argomento.

Penso sia importante che gli studenti con DSA possano portare il computer a scuola ed utilizzarlo per prendere appunti e per poter seguire con meno difficoltà le lezioni.

Le misure dispensative prevedono che la persona con DSA sia tutelata sotto questi punti di vista: non deve fare prove scritte e orali a sorpresa, non possono essere obbligati a leggere a voce alta in classe, possono richiedere di modificare una prova scritta in orale.

A mio avviso non concedere gli strumenti compensativi e dispensativi ai ragazzi con queste difficoltà oltre che ad essere ingiusto da un punto di vista legale è scoraggiante per chi vive questa situazione, perché si può sentire incompreso, frustrato e può non sviluppare a pieno le proprie potenzialità. Facendo un esempio è come non dare la sedia a rotelle ad una persona che non è in grado di camminare, non si può pretendere che la persona che non riesce a camminare impari a camminare, però se li viene concessa la sedia a rotelle riuscirà anche lei ha spostarsi.

Emanuele Pilati

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