Preghena e il suo scultore d’istinto
“Capitello della Madonna”
La statua della Madonna a Preghena fu il desiderio del parroco don Pietro Bisoffi ed ha una storia originale: giunse a Preghena nel dicembre 1954 e in mancanza di un’ubicazione, venne posta nella prima casa ad
ovest del paese. Ogni sera dopo aver recitato il Santo Rosario veniva spostata di casa in casa. Dopo oltre tre mesi, arrivata all’altra estremità del paese, per dare un’ubicazione definitiva un gruppo di volontari, costruì ad est di Preghena, un capitello dove nel marzo del 1955 venne collocata la statua della Madonna e denominato “Capitello della Madonna”.
Nei mesi di maggio per moltissimi anni, nella piazzetta antistante il “Capitello della Madonna”, era consuetudine per tutta la popolazione (molto devota a quella statua perché già ospitata nelle loro case) recitare il Santo Rosario e l’ultimo giorno del mese di maggio i bambini per tradizione bruciavano i loro “fioretti”.
Passano gli anni e la signora Patrizia Maninfior, che da molto tempo, nel periodo estivo cura la manutenzione del Capitello, informa il Comitato parrocchiale che la statua della Madonna, essendo di gesso col tempo si è deteriorata e anche la perizia di esperti conferma che non è riparabile quindi necessita di essere sostituita.
Il Comitato parrocchiale ne prende atto, ma non avendo disponibilità economiche, pensò di posticiparne la sostituzione. Nei paesi piccoli…, la voce corre e la solidarietà è grande.
Vito Datres, muratore di Preghena, con la passione per la scultura, venuto a conoscenza della necessità, si è reso disponibile a realizzare una copia della statua della Madonna in legno di tiglio per donarla alla comunità di Preghena.
Con una solenne celebrazione molto partecipata, il Parroco don Ruggero Zucal ha benedetto la nuova statua della Madonna che è stata come la precedente collocata nel capitello, meta quotidiana dei paesani, valligiani e villeggianti.
“Il Comitato parrocchiale e tutta la comunità di Preghena desiderano formulare un grande GRAZIE a Vito Datres per la realizzazione e donazione della pregevole opera”.
La statua della Madonna a Preghena fu il desiderio del parroco don Pietro Bisoffi ed ha una storia originale: giunse a Preghena nel dicembre 1954 e in mancanza di un’ubicazione, venne posta nella prima casa ad ovest del paese. Ogni sera dopo aver recitato il Santo Rosario veniva spostata di casa in casa. Dopo oltre tre mesi, arrivata all’altra estremità del paese, per dare un’ubicazione definitiva un gruppo di volontari, costruì ad est di Preghena, un capitello dove nel marzo del 1955 venne collocata la statua della Madonna e denominato “Capitello della Madonna”.
Nei mesi di maggio per moltissimi anni, nella piazzetta antistante il “Capitello della Madonna”, era consuetudine per tutta la popolazione (molto devota a quella statua perché già ospitata nelle loro case) recitare il Santo Rosario e l’ultimo giorno del mese di maggio i bambini per tradizione bruciavano i loro “fioretti”.
Passano gli anni e la signora Patrizia Maninfior, che da molto tempo, nel periodo estivo cura la manutenzione del Capitello, informa il Comitato parrocchiale che la statua della Madonna, essendo di gesso col tempo si è deteriorata e anche la perizia di esperti conferma che non è riparabile quindi necessita di essere sostituita.
Il Comitato parrocchiale ne prende atto, ma non avendo disponibilità economiche, pensò di posticiparne la sostituzione. Nei paesi piccoli…, la voce corre e la solidarietà è grande.
Vito Datres, muratore di Preghena, con la passione per la scultura, venuto a conoscenza della necessità, si è reso disponibile a realizzare una copia della statua della Madonna in legno di tiglio per donarla alla comunità di Preghena.
Con una solenne celebrazione molto partecipata, il Parroco don Ruggero Zucal ha benedetto la nuova statua della Madonna che è stata come la precedente collocata nel capitello, meta quotidiana dei paesani, valligiani e villeggianti.
“Il Comitato parrocchiale e tutta la comunità di Preghena desiderano formulare un grande GRAZIE a Vito Datres per la realizzazione e donazione della pregevole opera”.
“VITO DATRES, UNA RICCHEZZA ed un’esempio”
Come rappresentante della Comunità di Preghena non posso che esprimere la mia gratitudine a Vito Datres per la sua dedizione e per la sua grande generosità. Vito è una persona umile che dimostra l’attaccamento al suo paese attraverso la passione per la scultura. La sua ultima opera è la scultura della Madonna posizionata nel capitello a est del paese. Un’opera d’arte che va ad arricchire un luogo tanto amato dai compaesani e guarda caso posizionato proprio all’inizio del percorso “Il lavoro, le fate e le streghe”, un percorso realizzato qualche anno fa dall’Asuc di Preghena molto frequentato sia dai locali che dai tanti turisti e scolaresche che vengono nelle nostre zone. Questo percorso è ricco delle sue sculture e con le sue opere Vito è riuscito ad immergere sia grandi che piccini nel fantastico mondo della fiaba, facendo viaggiare la fantasia di chi si ferma ad ammirare la scultura e a leggere il racconto posizionato accanto. Ciascuna scultura è un’opera d’arte, frutto di ore e ore di lavoro. Lavorando di giorno, Vito si dedica alla sua grande passione nel dopo cena e nei giorni festivi. La sua dedizione è una vera e propria dimostrazione di amore per il proprio paese e per la sua comunità ed è un grande esempio di volontariato. Infatti da qualche anno Vito, assieme ai suoi due amici Silvestro e Giorgio, nel periodo natalizio rende “magica” la piazza di Preghena realizzando stupendi presepi, ogni anno diversi e ogni anno unici. Il volontariato è l’anima dei nostri paesi e Vito ne è un esempio perché contribuisce e non poco a tenerli vivi.
Massimo Betta (Presidente ASUC di Preghena)