Intelligenza artificiale… Ignoranza naturale

Intelligenza artificiale… Ignoranza naturale

In questi giorni, in questi mesi, si sente disquisire sull’avvento dell’intelligenza artificiale. Intelligenza impiegata in innumerevoli campi: dalla tecnologia, alle arti, alla medicina ma anche, semplicemente, nella quotidianità.

Ma cos’è veramente l’intelligenza artificiale?

Una semplice evoluzione od una vera e propria rivoluzione che sconvolgerà il futuro?

E, poi, esiste la possibilità vicina o remota, del sopravvento delle macchine sull’uomo?

Nelle prossime righe cercheremo insieme di dipanare alcuni di questi interrogativi. Vi deluderò, da subito. Non penso esistano risposte sicure su questi quesiti ma solo possibili scenari in divenire.

Addentrandomi in alcune letture che descrivono potenzialità e caratteristiche di soluzioni ed algoritmi che governano i cicli di auto apprendimento delle “macchine” mi si è insinuata la convinzione che, agli orizzonti inesplorati dell’intelletto artificiale, si contrapponga l’ignoranza naturale.

Si l’ignoranza naturale! Ma non delle macchine.

Il “bipede” nella storia è conosciuto per il suo ingegno indiscutibile. Ingegno che si differenzia in maniera sostanziale dall’intelligenza.  Con l’ingegno si sono susseguite le scoperte che tutti noi conosciamo: dalla ruota, alla macchina a vapore fino ai computer, internet ed oggi gli strumenti tecnologici che veicolano l’intelligenza artificiale.

L’ingegno ha portato tutto questo.

E l’ignoranza?

L’ignoranza, o meglio l’ignoranza naturale che alberga nelle menti (in particolare negli autoproclamatisi potenti) è sempre la stessa. La stessa originale, dall’antichità ad oggi.

L’avidità, l’odio, la prevaricazione e la guerra! L’intelligenza artificiale (quella dei computer) basa la sua potenzialità sui concetti dell’autoapprendimento e della memorizzazione di ingenti quantità di dati.

L’analisi di questi dati da parte di velocissime CPU permette di muoversi in una infinità di nodi decisionali che, processando le informazioni memorizzate nelle gigantesche memorie in silicio cercano le soluzioni migliori evitando gli errori “riconosciuti” nelle fasi di auto apprendimento.

In sintesi miliardi di Gigabyte di informazioni analizzate (processati è il termine esatto) da migliaia di CPU (Central processing unit) per giungere alle sintesi più ragionevoli.

Il procedimento è del tutto simile a quello del “bipede”. Le informazioni ci sono, gli scritti, i libri, le biblioteche hanno contribuito, per secoli, da che esiste la “civiltà”, ad immagazzinare i progressi in tutti i campi del “sapere”.

La storia

La storia è forse lo strumento più potente nelle mani dell’uomo. La storia narra di progressi nell’agricoltura, nell’allevamento, della costruzione di villaggi e di città, di migrazioni, di pestilenze, pandemie, ma anche e in maniera ricorrente di odio, di intolleranza, di GUERRA!

Se facessimo intervenire nell’analisi storica gli strumenti dell’intelligenza artificiale auto istruita in maniera indipendente…la risposta sarebbe più che ovvia.

Le guerre nell’antichità, nella storia passata ed in quella recente non è e non può essere considerata una soluzione a qualsiasi disputa. Purtroppo gli autoproclamatisi potenti, tanto nei regimi quanto nelle democrazie, sempre più imperfette ed inquinate da interessi economici ed odio, hanno come modello non tanto l’intelligenza ma piuttosto l’ignoranza naturale. L’ignoranza naturale è quel processo mentale che in contrapposizione all’ingegno a cui è ascrivibile il progresso delle conoscenze, è l’atteggiamento dei potenti di turno, la cui sola abilità è quella di manipolare le menti per asservirle alla loro sete di potere.

Questo, ripeto, nei regimi autoritari, ma anche nelle democrazie che, sfruttando le scoperte frutto di ingegno, distorcono la realtà per plasmarla attorno al loro ego. Le guerre del presente, in particolare l’aggressione russa, non trovano altre spiegazioni.

Se a governare il mondo in questo momento, fossero dei computer, auto istruiti a tutte le latitudini terrestri, in tutte le realtà ed in tutte le culture, essi non parlerebbero certamente di guerra nucleare per risolvere i problemi contingenti dell’umanità.

L’intelligenza artificiale (gestita dai computer) è frutto del solo ingegno umano quindi il mio augurio è che gli scienziati impegnati nella costruzione dei mega computer di IA (Intelligenza artificiale) riescano a produrre delle macchie indipendenti tali da governare il mondo prima dell’apocalisse!

Claudio Travaglia