Il dono nascosto
In questo numero integriamo a completamento un’argomento già trattato nell’agosto 2021.
Il tema è quello riguardante i disturbi specifici dell’apprendimento. Molti potrebbero chiedersi cosa centri questo argomento con la pagina della “generazione giovani”.
Ritengo sia importante sapere che nel nostro paese oltre 3 alunni su 100 hanno un disturbo specifico dell’apprendimento che non svanisce con la conclusione della scuola ma accompagnano la persona per tutta la vita.
Ora per fare chiarezza cerchiamo di inquadrare cosa sono e quali sono i disturbi specifici dell’apprendimento:
- Dislessia: disturbo della lettura.
- Disortografia: difficoltà nel rispettare le regole del linguaggio parlato e scritto.
- Disgrafia: caratterizzata da una scrittura irregolare, per cui il soggetto fatica nel gestire gli spazi sul foglio.
- Discalculia: difficoltà nell’elaborare numeri, calcoli, quantità.
I ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento sono tutelati nell’ambito scolastico dalla L.170/2010. Ci sono poi alcune associazioni come l’A.I.D. che si occupano di promuovere l’inclusione, di fornire strumenti e formazione specifici sia per gli studenti che per gli insegnanti. Promuove incontri in tutt’Italia per fare conoscere il tema della dislessia e sensibilizzare genitori, ragazzi, insegnanti, ecc. Con il progetto “my story”, per esempio, alcuni giovani raccontano il loro rapporto con la dislessia e il “mondo”.
PATENTE DI GUIDA
Appena possibile i ragazzi non vedono l’ora di potere iscriversi alla scuola guida per potere ottenere il foglio rosa e successivamente la patente. Però per farlo si devono superare il test di teoria e il test di pratica.
Le domande che vengono fatte all’esame di teoria spesso traggono in inganno e quindi oltre che a studiare bene e ad allenarsi con i quiz si devono capire anche alcuni trucchetti formali utilizzati per ingannare il concorrente. Purtroppo quest’ultimo passaggio non è facile per i ragazzi con D.S.A poiché, impiegando più tempo degli altri a leggere e a comprendere, sono più soggetti a cadere in questi tranelli.
La domanda che mi pongo e come possiamo aiutarli?
Fortunatamente interviene la legge che, per i candidati con D.S.A prevede la possibilità di avvalersi delle misure compensative per poter svolgere il quiz nel migliore dei modi. Tale possibilità deve essere richiesta alla scuola guida presentando la necessaria documentazione. Le misure compensative (descritte nella L.n.170/2010):
- cuffie con sintesi vocale permettono di ascoltare le domande riducendo il dispendio di tempo impiegato nella lettura;
- tempo aggiuntivo per svolgere l’esame.
UNIVERSITA’
Sempre più di frequente i ragazzi, una volta concluse le scuole superiori, decidono di proseguire gli studi iscrivendosi all’università e, per accedere alla maggiore parte degli atenei, è richiesto un test d’ingresso.
Superare il test d’ingresso per un ragazzo con D.S.A è più difficile rispetto agli altri perché, come già detto, impiega più tempo nella comprensione del testo oppure nel calcolo matematico.
Anche in questo caso la L.170/2010 prevede l’utilizzo dei seguenti strumenti compensativi:
- Tempo aggiuntivo del 30% in più rispetto alla generalità degli studenti;
- Calcolatrice non scientifica;
- Video scrittura;
- Video-ingranditore, per la lettura;
- Eventuale affiancamento di un tutor.
Mi domando se non sarebbe meglio sottoporre i ragazzi ad un colloquio orale per verificare il grado di preparazione e le motivazioni che li portano a volere frequentare quella determinata facoltà!
Anche durante il percorso di studi universitari i ragazzi con d.s.a possono avvalersi di vari strumenti compensativi per poter svolgere gli esami in modo uguale agli altri.
Possono, per esempio, richiedere di sostenere un esame scritto in modo orale, e/o utilizzare più tempo nelle prove scritte ecc.
Purtroppo però non ancora in tutti gli atenei c’è un servizio di inclusione!
Durante il percorso di studi ci possono essere dei momenti di sconforto e di fatica, la cosa importante è non perdersi d’animo.
Ci sono molti ragazzi con d.s.a che nonostante le loro difficoltà si sono laureati pensiamo all’ingegnere informatico Giacomo Cutrera e all’avv. Antonio Caterino, ciò significa che tutto è possibile!