Grazie a ricrea “alla scuola di Mechel” anche gli scarti industriali ed artigianali prendono vita

Grazie a ricrea “alla scuola di Mechel” anche gli scarti industriali ed artigianali prendono vita

Con lo spazio RICREA, la Comunità della Val di Non promuove, già dal 2012, la cultura del rispetto dell’ambiente e del recupero dei materiali, anche nelle attività creative ed educative della scuola, attraverso la messa a disposizione di materiali che provengono dalle rimanenze e dagli scarti della produzione industriale e artigianale. In questo decennio innumerevoli sono stati i progetti creativi realizzati da associazioni ed istituti scolastici di ogni ordine e grado, tra questi anche la scuola equiparata “Don Luigi Borghesi” di Mechel che ha fornito la testimonianza di seguito riportata. “Maestra… queste sono coccinelle! Non tappi.

Cosa fanno, queste coccinelle? Con chi stanno? E da dove vengono?”.

L’esplorazione dei materiali diversi, soprattutto di recupero e naturali, è implicito nell’idea di scuola della scuola equiparata “Don Luigi Borghesi” di Mechel; come lo è il costruire narrazioni insieme ai bambini, sollecitarli al pensiero creativo e narrativo, insieme a compagni di diverse età per consentire una “contaminazione” di idee. Posti di fronte a qualche scatolone di materiale fornito dal centro RiCrea i bambini della scuola dell’infanzia di Mechel hanno ricostruito un intero universo parallelo: non solo coccinelle da tappi, funghetti da scatole di uova, fiori da ganci per cinture, vasi per fiori da confezioni di latte ed un incredibile ventaglio di piccole e grandi creazioni sorte a prima vista dal nulla: i bambini sono andati oltre. Hanno deciso che le loro creazioni avevano bisogno di un contesto simbolico in cui muoversi. Così hanno discusso e costruito assieme un parco giochi delle coccinelle: hanno visto nei ganci delle tende delle basi di appoggio per una passerella, in pezzi di ferro la struttura per una altalena, in una cerniera l’apertura di una tenda per permettere alle coccinelle di avere l’angolo nanna, in una confezione dismessa di albume un pozzo, surrogato della fontanella che i bambini hanno nel loro giardino di scuola. Gli oggetti, come le proposte e le idee, hanno vite infinite, soprattutto se il suggerimento è di aprirsi, nella vita, al pensiero divergente.

Redazione