Il passaggio generazionale e la tutela del patrimonio famigliare e aziendale

Il passaggio generazionale e la tutela del patrimonio famigliare e aziendale

Le coppie sposate senza figli

Con l’aiuto degli esperti del Kleros Point di Cles, iniziamo un percorso che ci permette di approfondire casistiche concrete che nell’immaginario comune non necessitano di particolari accorgimenti, ma in realtà possono innescare delle spiacevoli situazioni famigliari che in gran parte degenerano in liti legali.  

Questo mese citiamo i rischi di una coppia sposata senza figli.

La criticità che non viene comunemente percepita deriva dal fatto che in caso di premorienza di un coniuge, in assenza di testamento, il patrimonio viene assegnato in comproprietà al coniuge superstite ed ai parenti del de cuius (genitori, fratelli ovvero nipoti). In dettaglio, con la presenza di genitori, fratelli e sorelle, il patrimonio va diviso nel seguente modo: 2/3 al coniuge superstite, 1/4 ai genitori del de cuius e 1/12 ai fratelli dello stesso.

Quindi il coniuge rimasto in vita, oltre a vedersi ridotto il patrimonio assegnatoli, si trova a dover gestire in comproprietà i beni con i famigliari del de cuius. Se si tratta di un patrimonio mobiliare (investimenti finanziari e conti correnti bancari) il problema è minore, mentre quando ci sono delle proprietà immobiliari o aziendali, la situazione è molto più complessa. Persino la prima casa non sarà di esclusiva proprietà del coniuge superstite, ne deriva che quest’ultimo prima di prendere anche delle banali decisioni in merito ai beni ricevuti in eredità, deve avere l’assenso di tutti gli eredi. Una situazione quest’ultima che potrebbe innescare delle spiacevoli situazioni per effetto dei possibili diversi modi di vedere le cose, oppure anche per effetto di diverse capacità di spesa in capo ai singoli eredi.

Come evitare tutto questo? è semplice, basterebbe fare un testamento, magari con il supporto di un Consulente Patrimoniale! In realtà solo il 12,6% degli italiani fa un testamento (vedasi tabella allegata), dato questo molto diverso rispetto al 49% nel Regno Unito. Quante volte abbiamo sentito dire: “Per fare il testamento c’è tempo, io sono ancora giovane!”, “Non voglio pensare ora al dopo”, ecc.

Il caso di questo mese è uno tra i più semplici e lineari da risolvere, ma anche questo genera dei problemi, quindi il tema è uno solo: decidere o subire!

Redazione