Cos’è la N.A.T.O? Perché la Russia si oppone all’entrata dell’Ucraina in tale organizzazione?
Nelle scorse settimane, in seguito all’esacerbarsi del conflitto tra Russia e Ucraina, i media hanno spesso parlato di N.A.T.O, ed in particolare della contrarietà del governo russo all’entrata dell’Ucraina in tale Organizzazione.
In questo articolo tenteremo di spiegare, in estrema sintesi, e senza pretesa di completezza, cosa sia la N.A.T.O e per quali motivi la Russia si opponga all’entrata dell’Ucraina in tale Organizzazione.
La N.A.T.O (acronimo del termine inglese “North Atlantic Treaty Organization” ossia “Organizzazione del Trattato Nord Atlantico”) è un’organizzazione internazionale nata nel 1949 per effetto della sottoscrizione di apposito Trattato da parte dei rappresentanti di dieci Stati europei (tra cui l’Italia), Canada e Stati Uniti. Nel corso degli anni gli Stati facenti parte di tale Organizzazione sono progressivamente aumentati, fino a giungere agli attuali trenta Stati membri.
La N.A.T.O è nata al dichiarato scopo di salvaguardare la sicurezza e la libertà degli Stati aderenti. Infatti, all’indomani della seconda guerra mondiale il mondo appariva suddiviso in due blocchi contrapposti, uno occidentale, capitanato dagli Stati Uniti, l’altro orientale, guidato dall’Unione Sovietica. La forte tensione tra i due blocchi, nota con l’evocativo termine di “guerra fredda”, indusse gli Stati Occidentali ad allearsi per difendersi da possibili attacchi provenienti dal blocco contrapposto, di qui la nascita dell’Organizzazione in parola. Inizialmente si trattava di un’alleanza di carattere difensivo, volta a tutelare la sicurezza e la libertà degli Stati che ne facevano parte. Sul punto, particolarmente significativo è il disposto dell’art.5 del Trattato istitutivo della N.A.T.O, il quale prevede che l’attacco armato posto in essere nei confronti di uno o più Stati firmatari, viene considerato come attacco diretto contro tutti i Paesi che lo hanno sottoscritto, i quali dovranno assistere lo Stato aggredito, intraprendendo immediatamente, individualmente o collettivamente, le misure più idonee al fine di ristabilire e mantenere la sicurezza nella zona dell’Atlantico Settentrionale, ivi compreso l’uso della forza armata. Con la sottoscrizione del Trattato in parola gli Stati si impegnavano a privilegiare una soluzione pacifica delle controversie internazionali, così da non mettere in pericolo la pace, la sicurezza e la giustizia internazionali, e, per quanto possibile, ad evitare l’uso della forza e della minaccia nelle loro relazioni internazionali.
Lo scopo era quindi quello di favorire l’instaurazione di relazioni internazionali pacifiche ed amichevoli tra gli Stati, promuovendo condizioni di stabilità e benessere, mediante l’eliminazione di conflitti e l’implementazione di un sistema di collaborazione economica tra gli Stati aderenti. Scopi che purtroppo non sono stati sempre raggiunti.
Con la fine della “guerra fredda”, la N.A.T.O ha in parte modificato la propria natura, trasformandosi da alleanza puramente difensiva, a luogo di promozione della collaborazione militare tra i Paesi aderenti, implementando altresì il suo ruolo politico. Ad oggi, obiettivo dichiarato della N.AT.O è quello di promuovere i valori democratici, e consentire agli Stati membri di consultarsi e collaborare l’uno con l’altro in materia di difesa e sicurezza per risolvere le controversie, creare fiducia e prevenire i conflitti. Nei fatti, tali scopi, senz’altro meritori, sono però stati spesso disattesi.
I principali organi della N.A.T.O sono:
- Consiglio Nord Atlantico: è l’adunanza politica più autorevole, dotata di un’incisiva funzione consultiva. È composto dai Rappresentanti Permanenti degli Stati membri e si riunisce settimanalmente. Almeno due volte l’anno le riunioni avvengono anche a livello di Ministri degli Affari Esteri e di Ministri della difesa. Quando è necessario esaminare questioni di particolare rilevanza si possono tenere incontri anche tra Capi di Stato e di Governo;
- Segretario Generale della N.A.T.O: presiede il Consiglio Nord Atlantico, ed ha il compito di promuovere e dirigere le consultazioni ed il processo decisionale dell’Organizzazione, nonché di curare le relazioni ed i contatti con gli Stati membri e con i mezzi di comunicazione. Attualmente la carica è ricoperta dal norvegese Jens Stoltenberg;
- Consiglio di Partenariato Euroatlantico. Nel corso degli anni la N.A.T.O ha esteso il proprio raggio di azione, instaurando rapporti di forte collaborazione anche con Paesi che non rientrano nell’Alleanza (tra cui l’Ucraina). I rapporti ed il confronto con tali Paesi sono coltivati nell’ambito del Consiglio di Partenariato Euroatlantico, ove si dialoga e ci si confronta su questioni politiche e di sicurezza.
- Comitato militare: è la più alta Autorità militare in seno alla N.A.T.O. È composto da Ufficiali di Alto livello. Tale organo raccomanda alle autorità politiche le misure da adottare per garantire la difesa comune, fornisce le linee direttive ed i pareri sulla strategia e sulla politica militare.
Da ultimo, soffermandoci sui rapporti N.A.T.O – Russia, si osserva come ad una prima fase distensiva (anni Novanta), in cui taluno paventava finanche la possibilità di includere la Russia nell’Organizzazione, sia seguita, a partire dai primi anni Duemila, una fase di riviviscenza delle vecchie tensioni, palesatesi in tutta la loro forza nel 2008 in occasione del conflitto insorto nell’Ossezia del Sud.
I successivi tentativi di allentare tali tensioni non ebbero molti effetti, tant’è che nel 2014, in occasione della rivoluzione di Maidan, che ha portato l’Ucraina ad una svolta filoeuropea, la Russia annetteva la Crimea, territorio ucraino a maggioranza etnica russa. Da qui nacque il contrasto tra Ucraina e Russia. Negli anni successivi l’Ucraina si spingeva politicamente sempre più verso l’Occidente, e quindi verso la N.A.T.O, anche per proteggersi alle interferenze e/o attacchi russi, avvicinamento visto dalla Russia come una grave minaccia ai propri interessi, in considerazione delle tensioni in essere con la N.A.T.O, nonché delle conseguenze che un’adesione dell’Ucraina a tale Organizzazione avrebbe comportato. Di qui la contrarietà russa all’entrata dell’Ucraina nella N.A.T.O, una delle plurime ragioni che hanno portato all’insorgere dell’attuale deprecato conflitto.