Analizziamo tutte le APT trentine
In queste ultime settimane sui media si è acceso il dibattito relativo alla convergenza tra le nostre due Apt. La cosa che ha dato fastidio a molti è che ci sono stati interventi da parte di consiglieri provinciali che non hanno nulla a che spartire con le due valli. La cosa più sbagliata sarebbe quella di “buttarla in politica”, non dico che la politica debba stare fuori da questo tema, ma si dovrebbe tenere conto del territorio, di cosa pensano le aziende che operano sul territorio e se ci sono e come si potrebbero sfruttare al massimo le sinergie tra le due nostre APT.
Dico nostre, perché la val di Non e la val di Sole in passato erano realtà gemelle, alleate nei momenti più importanti della nostra storia e non contrapposte, come qualcuno sta cercando di fare. E’ vero, negli anni lo sviluppo economico ha preso due strade diverse, una valle più concentrata sull’agricoltura e l’altra sul turismo. Ogni valle grazie alla riconosciuta laboriosità e alle capacità imprenditoriali, ha ben fatto nel proprio settore.
Con la legge provinciale del 2020 e il decreto del 2021 si è voluto dare un assetto organizzativo e di efficienza migliore alle APT, dal momento che operano in un settore vitale per il Trentino (il settore turistico ed il relativo indotto rappresentano il 30% del PIL provinciale).
Tanta roba che deve essere, razionalizzata, ottimizzata ed efficientata, anche perché è un settore in cui vengono dati dei contributi pubblici e visto che di soldi ce ne sono sempre meno vanno spesi al meglio.
Il nostro giornale ha sempre assunto un ruolo di informatore rispetto ai temi trattati, non vogliamo che girino notizie non corrette e quindi abbiamo realizzato delle tabelle che permettono, anzi chiedo ai lettori di consultare attentamente, di capire e farsi un giudizio sulle decisioni da prendere. Dico i lettori, perché i soci di maggioranza dell’Apt della val di Non, sono i nostri comuni e quindi indirettamente tutti i cittadini.
Mi limito a riportare alcuni dati significativi sia generali che specifici sull’Apt val di Non. Innanzi tutto, i dati si riferiscono ai bilanci 2019 (ultimo anno non condizionato dalla pandemia).
L’Apt con il maggior bilancio è quella della val di Fassa 6,2 a seguire Madonna di Campiglio 5,8 e terza la val di Sole con 5,6 milioni.
In merito alle presenze il primo posto è per l’Apt Garda con 3,7 milioni, seconda la val di Fassa 3,1 e terza la val di Sole con 2,2 milioni.
Per capire il buon lavoro di promozione in rapporto al personale (rapporto arrivi/dipendenti) il miglior risultato è del Garda con 41.823 arrivi ogni dipendente, al secondo posto l’Altipiano della Paganella con 33.887 e al terzo Apt Trento con 24.509.
I dati dell’Apt della val di Non purtroppo non sono confortanti, come ricavi siamo al 13° posto su 13 Apt con 1,3 milioni di cui 997.876 di contributi, nel rapporto arrivi/dipendenti siamo all’11° posto su 13 Apt, nel rapporto tra costo del personale rispetto ai costi totali siamo al 39%, dato assolutamente lontano dalla media che si assesta al 23%.
Secondo molti l’offerta dei due diversi territori si integra perfettamente, infatti abbiamo:
- la Val di Sole più organizzata per gestire una proposta turistica di medio/alto livello con operatori che hanno investito parecchio nelle loro strutture recettive, molto competitiva anche dal lato organizzativo di eventi sportivi;
- la Val di Non ha un’offerta più legata alla famiglia, all’agriturismo, al turismo religioso e culturale;
Abbiamo inoltre due eccellenze che potrebbero unirsi e creare un unicum: la notevole popolarità a livello nazionale e estero della val di Sole porterebbe dei benefici anche alla val di Non e dall’altro un marchio di eccellenza come Melinda porterebbe benefici anche alla val di Sole.
La parola agli operatori del settore, agli amministratori comunali, ai cittadini tutti e se son rose fioriranno!
Note:
I dati dei bilanci e delle presenze si riferiscono all’anno 2019, in quanto il 2020 è stato condizionato pesantemente dalla pandemia.
La voce ricavi di cui vendite si riferiscono agli introiti da manifestazioni, vendita di pacchetti, gadget, e contributi alla spesa da parte dei soci.
Le percentuali di: ricavi da vendite, contributi, costi e utile si riferiscono al totale dei ricavi.
I dati dei posti letto e presenze di Pinè e val di Cembra sono compresi in quelli della Val di Fiemme.
Fonti dei dati: Bilanci pubblicati sui siti delle APT, ISPAT.