Meteo cipolle 2022
Saggezze popolari
A proposit del temp, le zigole che digele?
Questa è una frase che, non raramente, si sente ripetere quando si parla di tempo o maltempo, e la dice lunga sulle certezze che la moderna meteorologia non sempre riesce a dare quelle indicazioni attendibili che l’uomo, nella sua corsa alla tecnologia ed alla conoscenza, non sempre è in grado di dare. Un mistero dunque, e di mistero si tratta quando, ogni anno nella fredda notte tra il 24 e il 25 gennaio (ricorrenza canonica della Conversione di San Paolo) a Dardine e Cunevo ‘parlano’ le cipolle, con un responso che mese dopo mese dice la sua su come sarà il tempo per l’intero anno, da febbraio 2022 a gennaio 2023.
A leggere le ‘scodelle’ ricavate da un’unica bella cipolla bianca, e a dare la parola definitiva per la stampa ufficiale, è Livio Iob, arzillo ottantenne di Cunevo affiancato da quello che ormai è un allievo fedele e ‘datato’, Ruggero Pinter, di Dardine, che di anni ne ha una decina di meno.
Una storia lunga iniziata oltre cinquant’anni fa quasi per un gioco da tenersi stretto in famiglia e poi amplificata nel corso degli anni dalla stampa come una curiosità, tra lazzi e sorrisi.
“La prima volta è stato nel 1968, quando lavoravo a Trento all’ACI. Me ne aveva parlato uno di Pinzolo ed ho voluto provarci anch’io” – racconta Livio mentre è alle prese con le cipolle che gli ha fornito, belle sode, una signora di Cavedago, Lidia Endrizzi. “Lei non ci credeva, poi ha cambiato idea e ha voluto farmi questo piccolo regalo, che stavolta ho messo alla prova, e l’esito è stato soddisfacente” – commenta dopo avere letto, di prima mattina, il responso.
Quello delle meteocipolle più che una previsione (che in realtà non potrebbe esserlo!) è un rito e che la sera del 24 gennaio (‘data fondamentale’ – afferma Livio, – stroncando le anticipazioni che girano in rete con date diverse!), all’imbrunire, accomuna maestro e allievo.
“Ogni anno si prova un’emozione diversa, anche a casa mia lo facciamo da decenni ma ogni volta è qualcosa di nuovo” – commenta da parte sua Ruggero Pinter, contadino di professione ed animo alpino. La novità di quest’anno è l’aiuto, davvero sorprendente, arrivato della nipotina Beatrice, 9 anni, che ha voluto affiancare il nonno della preparazione della cipolla ‘veggente’. “Grazie a lei sono sicuro che la tradizione andrà avanti anche dopo, e questo è importante per una famiglia come la nostra che ha vissuto e vive di campagna”.
Lui e il ‘maestro’ Livio Iob inizialmente erano stati invitati a presentare le meteocipolle nella classe 4a della scuola elementare di Taio, ma causa Covid e relative restrizioni la cosa non è stata possibile. “Speriamo nel prossimo anno, le tradizioni sono importanti anche nell’educazione” – sottolineano i due all’unisono. E che la cosa interessi anche i bambini lo ha dimostrato di prima mattina la piccola Beatrice che prima di andare di buon’ora a scuola ha voluto ‘leggere’‘con il nonno le cipolle.
Chiediamo a Livio se questo metodo si potrebbe applicare anche ad altre previsioni, ad esempio come andrà il Covid. “Assolutamente no! Noi rimaniamo sul tempo, e quello qualche certezza ce la da, l’epidemia no con tutto quello che si sente in Tv, no!”.
Altra domanda, le previsioni nel 2021 come sono andate? “Bene con un’unica eccezione, il gennaio appena trascorso, lo abbiamo completamente ‘cannato’ dandolo bagnato. Invece è stato assolutamente asciutto!”
Sull’andamento delle previsioni Iob non transige ed ogni santo giorno, appena sveglio guarda della finestra ed annota se piove, se è sereno o uggioso. Poi si fanno le medie mese per mese ed ecco il risultato che, definisce confortante sulla bontà delle meteocipolle. Per quanto riguarda l’anno in corso, le previsioni (che vedete riportate sotto) non sono malaccio con un febbraio nevoso (per la felicità degli impiantisti), una primavera bagnata ed un’estate sostanzialmente serena almeno nella prima parte. Settembre e ottobre, i mesi canonici della raccolta delle mele, saranno rispettivamente bagnato ed asciutto; novembre piovoso e dicembre asciutto con il gennaio 2023 nevoso. Un’inversione ad U rispetto a quanto ipotizzato lo scorso anno, ma basta crederci. Perché in fondo, come aveva sentenziato Ruggero Pinter non sono le cipolle a sbagliare ma la luna se tarda o non tarda a farsi vedere.
E così vissero tutti felici e contenti.