Le malghe di Proves / in cima allo Schönegg
Due escursioni semplici e suggestive, anche sulla neve
Giro delle malghe di Proves (medio-facile – circa 3 h)
Il primo percorso è il cosiddetto “giro delle malghe di Proves”, che tocca diversi alpeggi delle Maddalene. Si parte dal parcheggio Hofmahd, tra le due gallerie lungo la provinciale che da Proves sale verso la Val d’Ultimo. Detto che alle malghe di Revò, di Cloz e Kessel si arriva direttamente e in breve tempo anche per la via sterrata a sinistra della provinciale prima delle gallerie (molto facile, adatta anche a famiglie e passeggini da trekking, porta in 15 minuti alla Malga di Cloz e alla vicina Malga di Revò, e in circa 45 alla Malga Kessel bassa), per affrontare l’anello delle malghe occorre invece prendere dal parcheggio Hofmahd la strada forestale n° 28 che sale a destra e in circa 50 minuti raggiunge il panoramico terrazzo della Malga di Lauregno (quota 1763 m, ora aperta la domenica). Poco sopra la malga si incrocia il sentiero 114 che entra pianeggiante nel bosco e prosegue verso le radure del Prà del Signor, guadagnando la forestale 157 proveniente da Castelfondo che sale al Passo Castrin e all’omonima malga (1813 m. chiusa in inverno), che si raggiunge con breve deviazione. Tornati al Passo Castrin, si imbocca il celebre sentiero “Aldo Bonacossa” (SAT 133), che si percorre in direzione sud-ovest lungo le pendici del Cornicolo; raggiunti in circa 50 minuti i ruderi del Malghetto di Cloz (1894 m), si può decidere di abbandonare il sentiero 133 per scendere alla Malga di Cloz (1732 m) e da lì ritornare al parcheggio lungo la strada di servizio per chiudere più rapidamente il giro (7,6 km, circa 2,5-3 ore in totale), oppure proseguire lungo il 133 raggiungendo in circa 1 ora la Malga Kessel alta (1917 m), da cui si gode di un meraviglioso panorama, per poi scendere lungo la forestale n° 11 fino alla Kessel bassa (1670 m) e da lì rientrare comodamente verso le malghe di Revò e Cloz, che in inverno sono aperte nel fine settimana.
Allo schönegg da San Felice o dal passo Palade (medio-facile – circa 3 h)
Due le alternative qui proposte per raggiungere la cima del Monte Schönegg, splendido balcone panoramico sui Monti Sarentini, su Merano e su gran parte della Val d’Adige. Per l’escursione ad anello da San Felice la partenza si trova poco sopra il paese: lungo la statale delle Palade si incontra, a destra per chi sale verso il Passo, una stradina asfaltata che raggiunge un parcheggio a quota 1390 m. Da qui in circa 35 minuti si raggiunge (sentiero n° 9) il Lago di Tret (1604 m), che si costeggia a sinistra; al bivio per il Rifugio Waldruhe si prende ancora a sinistra (segnavia 50) per la vicina Malga San Felice (1630 m. aperta nel weekend). Si continua a destra in leggera salita sul segnavia 50, superando una stanga e seguendo verso nord le indicazioni per la località Moschen (1770 m), radura a pascolo con abbeveratoio; quindi si prosegue con leggeri saliscendi lungo il crinale fino alla croce dello Schönegg (1772 m). Per la discesa si prende il sentiero n° 56, calando gradualmente attraverso la Val dell’Inferno/Höllental, fino ad attraversare un ruscello e raggiungere la strada sterrata; qui, abbandonato il segnavia 56, si prende a sinistra brevemente il n° 49 con direzione Malga Felix, fino ad incrociare sulla destra un’altra stradina senza segnavia: la si segue in discesa per raggiungere la sottostante strada sterrata, ritrovare il segnavia 9 dell’andata e seguirlo fino alla partenza, per un’escursione di circa 9 km.
La seconda opzione parte dal Passo Palade: nei pressi della casetta dell’Ufficio Informazioni sale sulla destra una forestale (segnavia 50-S) con indicazione per lo Schönegg; dopo 100 metri il segnavia indica un sentiero che sale ripido tra boschi di abeti, guadagnando quota fino al bivio col sentiero 53, che si ignora. Si va invece a sinistra e, ora più comodamente, si prosegue verso est con brevi saliscendi fino alla Forcella di Mezzodì (1647 m). Si continua ignorando a destra i bivi per Saal Wiesen e poi per Wechsel; si prende invece a sinistra, imboccando una stradina di servizio al bosco che si segue fino al bivio col sentiero n° 12, che si ignora. Seguendo sempre il 50–S si sale a destra con un breve tratto ripido, poi si pianeggia fra i mughi fino a raggiungere la croce dello Schönegg. Il ritorno si effettua dalla stessa via, per un totale di circa 8 km e 3,5 ore di cammino.