Scadenze d’autunno
Settembre è il mese del ritorno a scuola in presenza, e nella nostra valle dà il via alla fase più ‘fruttuosa’ dell’anno per il mondo agricolo, ormai indaffarato nella raccolta.
All’appuntamento con l’autunno ci arriviamo dopo un’estate segnata da un meteo alterno e violento, con picchi di pioggia intensa e di calura, e con le ormai consuete voci discordanti, e molto spesso contraddittorie, sulla pandemia che continua seppure attenuata dalla massiccia campagna delle vaccinazioni.
Tralasciamo per una volta di parlare di Covid 19 perché se ne discute già troppo e da troppo tempo in TV e giornali, e ci occupiamo di un altro tema ormai presente dappertutto, quello della sostenibilità.
Questa è una voce che come una litania e tante volte anche a sproposito, si appiccica su ogni decisione da prendere che si tratti di progettare o ideare un’opera pubblica o di valutare semplici comportamenti privati.
In quest’ottica tra gli appuntamenti di settembre per noi Trentini c’è quello con il referendum sulla trasformazione dell’intera provincia in un maxi distretto bio, un’esagerazione per alcuni ed un traguardo minimo per altri.
Tema delicato ed in ogni caso da non sottovalutare: la soluzione seria, a mio modo di vedere, sta nel mezzo nel senso che è giusto promuovere un allargamento graduale delle colture biologiche ma si deve tenere conto della sostenibilità economica e quindi ‘sociale’ oltre che ‘ambientale’.
Stiamo vivendo da poco più di due decenni la Terza rivoluzione industriale e già si delinea, sotto la spinta dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, una nuova era per il mondo del lavoro.
E’ un tempo denso di sviluppi sempre più avanzati e di proiezioni a tutt’oggi ancora inedite ma anche tale da porre problemi di effettiva sostenibilità sociale già alle prese con l’avanzare della globalizzazione. Un cambiamento che vediamo tutti i giorni perfino nelle piccole cose di paese e che sta travolgendo consolidate abitudini e professioni nel commercio, nell’artigianato, negli stessi servizi.
Con conseguenze che, se non governate seriamente dalla politica, rischiano ancora di più di desertificare il tessuto sociale delle valli con mestieri e professionalità che rischiano di non esserci più e costringendo sempre più giovani ad andarsene per mancanza di opportunità.
In autunno ci aspetta il censimento decennale della popolazione che questa volta avrà uno svolgimento soprattutto informatico e non più cartaceo come in passato.
Il censimento per noi nonesi (ma anche per i solandri) significa anche la possibilità di dichiararsi minoranza linguistica noneso ladina, e di questo ci occupiamo nell’inserto che trovate al centro del mensile, con un riassunto delle motivazioni che secondo noi possono supportare la scelta, che è assolutamente libera. Tornando all’estate che ci lasciamo alle spalle rimane l’eco delle Olimpiadi giapponesi segnate da momenti di grande interesse e per questo siamo grati agli atleti valligiani, Gianni Moscon, Letizia Paternoster e Nadia Battocletti, tre giovani ‘nostri’ che hanno fatto onore alla maglia azzurra a Tokyo. Un’emozione particolare ce l’ha fatta assaporare la 21enne di Cavareno, Nadia Battocletti, con il suo settimo posto assoluto nella finale olimpica dei 5000 mt. Non un traguardo ma il trampolino per altri successi di cui potremo andare fieri.