Verso il censimento d’autunno
Doveva essere un’estate tranquilla e l’autunno finalmente pronto per il ritorno alla normalità (scuole, e non solo …) ma tutto sembra di nuovo rimettersi in gioco con varianti che stanno sconvolgendo previsioni e precauzioni.
A questo punto è logico interrogarsi se la pandemia da Covid 19 avrà un capolinea o se dovremo conviverci chissà per quanto tempo, leggi anni. è questa seconda, temo, la sorte che ci aspetta con l’unica vera arma a disposizione, il vaccino, che però trova ancora resistenze e distinguo. L’altra possibilità è sperare, come facevano i nostri antenati, nell’aiuto divino con le processioni votive negli antichi romitori, come San Romedio (vedi foto) che costellano la valle…
Con il caldo di queste settimane si sta surriscaldando pure il dibattito politico sulle riforme ed il recovery fund, il fondo europeo per la ripartenza. Soldi dall’Europa che si legano a doppio filo, come condizione per l’erogazione, ad alcuni interventi indilazionabili di riforme attese da decenni. Per cambiare, finalmente, alla radice alcune storture del nostro Paese (una per tutti, la Giustizia ed i suoi tempi infiniti, ma anche, non da meno, la burocrazia asfissiante a tutti i livelli!) e rendere la vita dei cittadini più semplice e certa nella quotidianità dei rapporti sociali e di lavoro. Sembra un paradosso ma tra le cose che succedono in queste settimane in Italia c’è perfino in campo un disegno di legge, già depositato presso la Camera dei Deputati, per fare una legge che aiuti i cittadini a comprendere le leggi! Come far piovere sul bagnato! L’obiettivo – scrivono i due promotori. “è fornire strumenti di facile lettura attraverso cui, senza tecnicismi giuridici, comprendere il contenuto delle leggi in modo chiaro e immediato e far sì che qualsiasi cittadino, anche privo di conoscenze giuridiche, possa comprendere il contenuto delle norme”. Un campionario di disposizioni cervellotiche e contraddittorie come quelle sperimentate nei lunghi mesi del lockdown e delle regioni a colori: imposizioni spesso incomprensibili e talvolta persino inapplicabili e dunque impossibili da controllare.
Ora anche con il green pass le nebbie non mancano soprattutto sul versante dei controlli, la vera falla del cosiddetto sistema Italia. Il punto è in buona sostanza quello dei ‘rimandi’ normativi ad altre leggi e norme che a loro volta devono essere interpretate. Con il caos che ne deriva e che rende fecondo il terreno per la corruzione perché alla fine è l’interpretazione del funzionario, accondiscendente o non, che ha sempre l’ultima definitiva parola verso il cittadino.
Tra le tante cose che non vanno almeno ce n’è una positiva, la ripresa dell’economia con il traino dell’edilizia e delle esportazioni, la prova che con un Governo appena appena sufficiente le cose stanno subito andando meglio! L’estate intanto sta correndo veloce e si prepara un autunno importante per nonesi e solandri con la scadenza decennale del censimento sulla consistenza delle minoranze linguistiche in Trentino. “Il Melo” fin dal primo numero, sette anni fa, si è messo in gioco con una precisa scelta editoriale per la valorizzazione della cultura, la storia e la lingua nonesa ladina accanto naturalmente alle consuete tematiche di economia, costume, salute, tempo libero, ecc. Un impegno che ora intendiamo incentivare per il rush finale verso il censimento che a partire da ottobre consentirà ai convalligiani che lo vorranno, di dichiarare la propria appartenenza alla minoranza ladina retica.