Il dono nascosto

Il dono nascosto

Siamo in vicinanza dell’inizio del nuovo anno scolastico 2021-2022 e, talvolta, con l’apertura della scolarizzazione si manifestano in alcuni soggetti, quelli che vengono chiamati Disturbi dell’apprendimento conosciuti come D.S.A.   

Dislessia: disturbo della lettura.

Disortografia: difficoltà nel rispettare le regole del linguaggio parlato e scritto.

Disgrafia: caratterizzata da una scrittura irregolare, per cui il soggetto fatica nel gestire gli spazi sul foglio.

Discalculia: difficoltà nell’elaborare numeri, calcoli, quantità

In Italia la dislessia è ancora poco conosciuta, anche se si stima che ci sia almeno un alunno con un DSA per classe. Leggere, scrivere e calcolare sembrerebbero abilità così semplici ed automatiche che risulta complesso comprendere le difficoltà che riscontrano i bimbi o i ragazzi dislessici. Spesso   vengono erroneamente considerati svogliati e, siccome intelligenti, subiscono valutazioni come: “è intelligente, ma non si applica”.  infatti non hanno problemi cognitivi legati alla comprensione e, al di là dello studio, sono intelligenti, vivaci, socievoli e creativi.

Perchè i D.S.A. faticano a seguire le lezioni scolastiche? 

Ronald D. Davis nel suo libro “IL DONO DELLA DISLESSIA” spiega che esistono due modi diversi di pensare: uno a parole “concettualizzazione verbale” e l’altro per immagini “concettualizzazione non verbale”.  Tutti possiedono questi due tipi di pensiero, ma uno tra i due è dominante.

Nel caso dei D.S.A. il pensiero dominante è quello non verbale, cioè il pensiero per immagini.

Da questo si può capire la motivazione per cui i ragazzi con D.S.A. fanno più fatica a scuola, in quanto il pensiero che viene prevalentemente utilizzato per insegnare è il pensiero verbale, mentre loro prediligono il pensiero per immagini. Viene richiesto agli studenti di imparare tramite la lettura, la scrittura e il calcolo e questo mette in difficoltà le persone D.S.A. abituate ad assimilare i concetti tramite le esperienze di vita, le immagini e altri tipi di strategie. Tuttavia è da tenere presente che non tutto può essere visualizzato per immagini, e quindi risulta più complesso da capire.

Ritengo importante ricordare che i ragazzi con D.S.A. possiede i tanti punti di forza. Quali:

  • Hanno un’intelligenza nella norma e/o superiore ad essa;
  • Sono molto curiosi e intuitivi;
  • Pensano soprattutto per immagini, visualizzando le parole e i concetti in modo tridimensionale;
  • Apprendono facilmente dall’esperienza;
  • Riescono facilmente ad avere una visione d’insieme, a percepire un’immagine nel suo complesso;
  • Percepiscono ed apprendono in maniera multi-dimensionale, usando tutti i sensi;
  • Memorizzano più facilmente per immagini;
  • Sono creativi, creano e sviluppano facilmente nuove idee e soluzioni;
  • Hanno una fervida immaginazione;
  • Sono capaci di vedere le cose da diverse prospettive.

Se queste potenzialità vengono valorizzate, permettono alla persona con D.S.A. di vincere le sfide quotidiane della vita e di realizzare progetti anche di alto livello. Molti personaggi illustri e popolari sia del passato che del presente costituiscono la testimonianza:   

Albert Einstein: scienziato e inventore.

Leonardo Da Vinci: inventore, pittore, scultore.

Walt Disney: inventore dei cartoni della Disney. 

Agatha Christie: scrittrice.

Winston Churchill: Primo ministro del Regno Unito.  

Andrea Delogu: conduttrice e speaker di RAI radio 2. 

Come interviene la legge   

La Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento; tutela il diritto allo studio dei ragazzi dislessici; e dà alla scuola un’opportunità per riflettere sulle metodologie, da mettere in atto per favorire tutti gli studenti, dando spazio al loro vero potenziale in base alle loro peculiarità.

Prevede ed invita all’utilizzo di alcuni strumenti come: 

  • il computer.
  • La sintesi vocale cioè un programma che permette di ascoltarsi mentre si scrive; in modo da rilevare eventuali errori; permette anche di ascoltare un testo senza doverlo leggere, dispendendo meno energia.
  • La calcolatrice: per velocizzare i calcoli senza commettere errori.
  • Il tempo: avere un tempo maggiore nello svolgimento di prove scritte ed orali.
  • Le prove devono essere sempre programmate e non possono essere a sorpresa.
  • Il P.D.P. piano didattico personalizzato.

Attenzione!

Questi strumenti non facilitano il percorso dei soggetti con D.S.A. rispetto agli altri studenti, ma danno loro pari opportunità. Ritengo importante fare un appunto: la legge 170 del 2010 non è molto conosciuta e non viene sempre applicata, quindi sarebbe fondamentale creare una sinergia tra studenti, genitori e insegnanti in modo tale da abbattere i pregiudizi e rendere la scuola un posto interessante anche per coloro che vengono sminuiti… “Intelligente, ma non si applica…”. 

I D.S.A. nel mondo del lavoro

Esistono delle lacune normative, culturali e sociali. La legge offre gli strumenti compensativi e dispensativi nel mondo scolastico fino agli studi Universitari, ma, a tutt’oggi non ci sono ancora delle leggi specifiche che tutelino i lavoratori D.S.A. nel mondo del lavoro.

Quindi, quando si devono superare esami di abilitazione alle professioni o concorsi pubblici, non sempre si è tutelati.  

Chi ha rotto il ghiaccio? 

La persona che ha rotto il ghiaccio è un giovane avvocato dislessico: Antonio Caterino. Ha scoperto di essere dislessico dopo essersi laureato in Giurisprudenza, e dopo avere ottenuto l’abilitazione alla professione di avvocato. Ha incontrato alcune difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro a causa del suo D.S.A.  Oggi, però, lavora in uno dei più grandi Studi legali di diritto societario di Milano e si occupa principalmente dei soggetti D.S.A. nel mondo del lavoro.

Il 24 Aprile del 2021 l’avv. Caterino ha stilato un protocollo che prevede l’applicazione della L.170/2010 per l’esame di stato per l’abilitazione ad avvocato. Inoltre sta svolgendo un lavoro di sensibilizzazione nel mondo lavorativo.

E allora? Dov’è celato il dono?

Quando ti diranno che non diventerai mai nessuno ricordati che questa frase l’hanno già detta a tutti i grandi della storia”!

(Giacomo Cutrera, ingegnere dislessico)

Emanuele Pilati