Imprenditori e cittadini
Per una nuova viabilità in Alta valle e Predaia
I fondi riservati al Trentino per la ripartenza sono un’occasione troppo importante anche per la valle di Non ma per poterne usufruire è essenziale che tutti insieme si lavori allo stesso obiettivo. Con una visione generale e con l’ambizione di pensare in grande perché solo così sarà possibile dare futuro alla Valle ma in generale a tutto il Trentino.
Questo in estrema sintesi l’obiettivo del Comitato per la viabilità e lo sviluppo dell’Alta valle di Non e della Predaia: mettersi al fianco di chiunque voglia investire tempo, idee, esperienze ed entusiasmo per costruire la Val di Non di domani. Con un punto di partenza, la realizzazione e /o l’adeguamento di una rete stradale per l’Alta valle idonea ad ospitare il traffico, salvaguardando la vivibilità dei centri abitati attualmente intasati dai mezzi pesanti.
Dopo una serie di incontri e confronti che, pur nella difficile fase della pandemia da Covid 19, ha coinvolto un numero sempre più nutrito di artigiani, industriali, agricoltori ed esponenti dei mondi economici, il Comitato è stato ufficialmente costituito con alla presidenza l’imprenditore del legno Marino Fanti.
Del gruppo fondatore fanno parte figure di rilievo che hanno raggiunto e consolidato risultati di eccellenza nelle proprie aziende e che, oggi, si stanno rendendo disponibili a mettere a fattor comune le loro competenze con una visione d’insieme che va oltre il comparto produttivo in senso stretto e guarda alle prospettive a lungo periodo del territorio.
Un primo importante passo, ma non l’unico, è la promozione delle economie della valle a partire dalla soluzione del problema basilare dei collegamenti e della mobilità in generale. In questo contesto, all’interno di questo gruppo, è ferma convinzione che, pure apprezzando l’azione di chi che ha riproposto il problema, la soluzione prevista per lo snodo di Dermulo, leggi rotatoria, sia fortemente problematica e densa di punti critici.
Questo come punto di partenza, ma l’obiettivo è molto più ampio e riguarda tutta la SS 43 Dir Dermulo – Fondo in un quadro d’insieme che dia soluzioni ai tanti nodi irrisolti e problematici .
Tra questi, tanto per citarne alcuni, ci sono gli attraversamenti dei centri abitati, i tornanti di Malgolo, l’incrocio con la SP della Predaia a monte di Dermulo, ecc.
“Serve una visione d’insieme che non si limiti a qualche semplice allargamento o rettifica di qualche tornante stradale ma che ridisegni, un un quadro complessivo, la rete viaria come imprescindibile nervatura in grado di valorizzare tutte le potenzialità del territorio facendo convivere i vari settori produttivi dall’agricoltura al turismo, dall’artigianato all’industria per dare un futuro certo alla nostra realtà ed alle nuove generazioni” – sintetizza Fanti.
Servono idee e l’impegno di tutti quelli che vogliono partecipare: infatti il Comitato non solo è aperto agli operatori economici ma anche ai privati cittadini ed è slegato da ogni organizzazione politica o partitica, e nasce come soggetto di rete fra imprenditori e cittadini. L‘adesione è libera ed impegna gli aderenti a sostenere ed offrire il contributo di idee e di esperienze per raggiungere gli scopi del Comitato.