La stufa di Sfruz riscalda la comunità

La stufa di Sfruz riscalda la comunità

Una stufa ad olle di Sfruz orna la Comunità della Val di Non

Un’antica stufa ad olle di Sfruz fa da ornamento alla sala di rappresentanza nella sede della Comunità della valle di Non. Tale stufa, oltre a riqualificare la sala ove è posta, contribuirà a valorizzare uno dei migliori prodotti artigianali che il territorio della Val di Non, e nello specifico del Comune di Sfruz, abbia espresso sia a livello nazionale che internazionale. La stufa appartiene al Comune di Sfruz che l’ha messa a disposizione in comodato gratuito alla Comunità di Valle che si è impegnata a restaurarla. Si tratta di uno dei manufatti che si trovavano  nelle stanze superiori dell’ex albergo “‘Tre Gigli’, storico edificio del centro storico del paese della Predaia che il Comune di Sfruz aveva acquistato alcuni anni fa per farne la sede dell’associazione ‘Antiche Fornaci’. è di colore celeste (abbastanza raro per la stufe di Sfruz)  con stile eclettico  (dunque una mix di stili) e porta la firma di uno degli ultimi fornellari di Sfruz, Bortolo Cavosi. è datata 1860.

La stufa – afferma il commissario della Comunità di valle,  Silvano Dominici, che l’ha fortemente voluta – oltre a riqualificare la sala, contribuirà a valorizzare uno dei migliori prodotti artigianali che il territorio della Val di Non, e nello specifico del Comune di Sfruz, abbia espresso sia a livello nazionale che internazionale. Un gioiello che completa e corona un lavoro che ha visto la riqualificazione della sede della Comunità”.

Soddisfatto il sindaco di Sfruz. “La Val di Non – afferma Andrea Biasipossiede in sé una profonda ricchezza culturale. Dalla fine dell’Impero Romano fino alla definitiva entrata nel Regno d’Italia, questo territorio è stato un crocevia di culture e lingue differenti. Sicuramente, questa apertura agli eventi del mondo ha permesso il florido sviluppo di un’importante attività artistica ed artigianale come la costruzione delle stufe ad olle. Molti pensano che queste maestose opere sparse per i castelli del Nord Italia e dei paesi di lingua tedesca siano opera esclusiva di artigiani tedeschi. In realtà, a Sfruz, piccolo paese della valle, si sviluppò una tradizione secolare di costruttori di stufe ad olle. Questi fornelari riuscirono ad imporsi sia a livello artigiano, sia artistico in tutto il territorio dell’Impero austro-ungarico. E ora, anche attraverso questo progetto, possiamo dire che la Val di Non si sta riappropriando delle sue tradizioni. Non una semplice stufa, ma un’opera d’arte che testimonia l’abilità e l’ingegno dei nostri antenati. Voglio ringraziare il presidente Silvano Dominici per la sensibilità culturale e per aver voluto fortemente questo progetto”.

Alla cerimonia di consegna della stufa c’era anche la Presidente dell’Associazione Antiche Fornaci di Sfruz,  Patrizia Poli che commenta “Una stufa ad olle di Sfruz ora riscalderà e vigilerà sulle decisioni anche all’interno della Comunità di Valle. Dopo secoli riacquista la sua funzione in una sala che, da come la vedo io, è una stua contemporanea. Entrando non posso che rimanere colpita dalla sensibilità e dalla cura con cui è stato fatto il lavoro. La stufa è stata restaurata in maniera impeccabile. Il mio grazie va al Presidente Dominici. Questo ci auguriamo possa essere l’inizio di una collaborazione proficua che possa portare alla riqualificazione dell’ex Albergo Tre Gigli di Sfruz”.

Redazione