Distretto famiglia Val di Non
Gli aderenti al lavoro per la programmazione delle azioni del 2021 chi sono? Ve li presentiamo!
Il Distretto famiglia Val di Non ha compiuto da pochi mesi 10 anni!
è stato tra i primi distretti a vedere la luce: nato nel 2010 da una forte sinergia tra i primi nove partner proponenti, aveva ed ha lo scopo di sviluppare anche in Val di Non un territorio amico della famiglia, grazie alla creazione di un vasto e fitto network fatto di amministrazioni comunali, organizzazioni operanti in ambito turistico, strutture ricettive, pubblici esercizi, parchi divertimento e naturali, cooperative sociali, associazioni sportive culturali e a tema ambientale, fondazioni, aziende e Casse rurali.
Come?
Attraverso un approccio partecipato e di lavoro in rete, che dal basso, mano a mano, in questi primi 10 anni ha coinvolto quasi 70 organizzazioni, che hanno deciso di aderire volontariamente al Distretto con l’obiettivo comune, ognuno con il proprio operato, di accrescere il benessere delle famiglie residenti e ospiti.
Attraverso l’organizzazione in Distretto Famiglia, un Comune, una cooperativa, un’associazione o un’azienda hanno sperimentato in questi anni, spesso in modo inusuale, nuove politiche, modelli organizzativi innovativi e differenti forme di welfare e di partnership. Il Distretto è e può essere per gli aderenti un’opportunità di crescita, un moltiplicatore di risorse, un incubatore di buone pratiche, una concreta possibilità di convergere sugli stessi obiettivi partendo da punti di vista molto diversi. Politiche familiari quindi non come politiche improduttive, ma come volano di sviluppo economico e sociale, che parte proprie dai soggetti aderenti che attraverso le loro attività contribuiscono a tessere una sorta di ragnatela, che ha come fulcro proprio la famiglia. In questi giorni gli aderenti al Distretto Famiglia Val di Non si sono messi al lavoro, insieme, per la programmazione delle attività del 2021, con entusiasmo e tante idee da concretizzare, per supportare e sostenere le famiglie, anche in questo protrarsi dell’emergenza sanitaria, con attività ricreative, di valorizzazione del territorio, passando per tematiche educative, di rispetto dell’ambiente, di promozione dell’attività sportiva.