Resta a casa passo io

Resta a casa passo io

Torna il progetto a supporto dei cittadini già attivato durante la primavera 2020

Se dovessimo raccontarci questo 2020, non sapremmo da dove cominciare, né forse dove finire. Di certo alcune parole ci ronzerebbero per la testa “solidarietà”, “resistenza”. Perché?

Questo 2020 ha visto tutti noi impegnati, da singoli cittadini, come associazioni, organizzazioni istituzioni ad affrontare un evento che nessuno di noi si aspettava, anche se le pandemie non sono nuove nel panorama storico mondiale.

Il nostro Servizio sociale, non ha di certo fatto eccezione. Servizi domiciliari, centri e spazi aperti per ragazzi, servizi per persone con disabilità, servizi abitativi. Tutto è stato rimodulato secondo le esigenze delle persone e delle famiglie in carico al servizio, dovendo affrontare anche chiusure temporanee o parziali, l’adattamento ai nuovi protocolli anti Covid-19, ma con la consapevolezza di mantenere i servizi e continuare a garantire assistenza e supporto ai cittadini.

Oltre alle persone e alle famiglie già seguite, il Servizio sociale ha intercettato nuovi bisogni, e necessità collegate al diffondersi della pandemia, che ha investito il nostro paese durante la scorsa primavera.

L’emergenza sanitaria e l’impossibilità di spostarsi al di fuori del proprio Comune, ha evidenziato immediatamente a livello territoriale un problema per alcuni servizi essenziali, come il poter fare la spesa o acquistare i farmaci e ha messo duramente alla prova anche le relazioni sociali.

Ci si è trovati improvvisamente di fronte a persone e famiglie che non avevano la possibilità di acquistare generi di prima necessità, a persone isolate e in completa solitudine, magari perché figli, parenti, amici si trovavano in altri Comuni, a persone poco o per niente avvezze all’utilizzo delle nuove tecnologie, che in questi mesi, hanno comunque “sostituito, se così si può dire, le relazioni faccia a faccia”.

Ecco allora che il Servizio Politiche Sociali della nostra Provincia in coordinamento con i Servizi sociali territoriali delle differenti Comunità di Valle ha avviato lo scorso marzo, il progetto “#Resta a casa passo io”, un numero telefonico e una mail per ogni Servizio sociale a cui potersi rivolgere per avere farmaci e spesa a domicilio, nonché ascolto e sostegno per situazioni di solitudine. Il servizio era dedicato a persone sole, anziani over75 anni e persone con maggior rischio di contrarre il virus Covid-19, senza rete parentale o familiare che potesse supportarli e sostenerli.

Insieme al Servizio sociale provinciale e al Servizio Politiche sociali e abitative della nostra Comunità, sono state tante le associazioni e le organizzazioni che hanno collaborato al progetto, al fine di rispondere alle differenti necessità.

E dopo la fine del lockdown?

Nei mesi subito dopo il lockdown la situazione è stata monitorata e durante l’estate il Servizio è stato momentaneamente sospeso. Con la ripresa dei contagi e le ultime misure predisposte dal Governo e dalla nostra Provincia, dopo un primo riavvio del progetto a livello provinciale, anche il nostro Servizio Politiche Sociali ed Abitative ha deciso di riattivare il servizio, adattandolo però ad un situazione in parte differente rispetto alla scorsa primavera: ad oggi il servizio è attivo al fine di supportare le persone sole o i nuclei familiari senza rete parentale e sociale di supporto, che sono impossibilitati ad uscire di casa, ad esempio perché malate o in quarantena preventiva. Viene data in particolare risposta a chi ha necessità di spesa e/o farmaci a domicilio.

Ci si può rivolgere al n. di telefono 345-3762686 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 o all’indirizzo di posta elettronica sociale@comunitavaldinon.tn.it

Per informazioni sui servizi offerti dal Servizio Politiche Sociali e Abitative della Comunità della Val di Non è possibile telefonare al n. 0463/601639.  Si può accedere alla sede della Comunità della Val di Non in via C.A. Pilati, 17 a Cles previo appuntamento.

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