Le razze canine
Si stima che nel mondo esistano più di cinquecento razze canine, ma tale numero è in continuo mutamento per la comparsa di varietà sempre nuove. Il loro riconoscimento viene sancito dalla Fédération Cynologique Internationale (FCI), una federazione internazionale di associazioni di allevatori canini, fondata nel 1911, di cui fanno parte le associazioni cinologiche di 88 nazioni, Italia compresa tramite l’ENCI, che è l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana. L’ENCI persegue l’obiettivo di tutelare le razze canine riconosciute come pure, migliorandone ed incrementandone l’allevamento e l’impiego a fini zootecnici e sportivi. L’attestazione di appartenenza ad una determinata razza di un cucciolo che compriamo deve essere dichiarata su un documento chiamato “certificato genealogico” o “pedigree”, che viene rilasciato solamente dall’ENCI. Nel pedigree si riportano i dati anagrafici dell’allevatore e del proprietario, i dati identificativi del cane, la sua genealogia fino ai trisnonni, con la specifica dei premi o dei controlli sanitari per le displasie di ogni antenato. Un cane senza pedigree non può essere considerato un cane di razza, e la sua vendita come tale senza questo certificato è vietata dal Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992.
Le razze canine riconosciute sono classificate in dieci gruppi dall’FCI.
Gruppo 1: cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri)
I pastori fanno parte dei cosiddetti lupoidi, vale a dire cani con la testa allungata, orecchie erette e corpo proporzionato. Per le loro doti di resistenza fisica e tenacia nel lavoro, erano utilizzati in passato come cani da lavoro nell’economia rurale, ad oggi li ritroviamo come cani da guardia, da compagnia o da salvataggio. Fanno parte di questo gruppo il Pastore Tedesco, il Border Collie, il Cane da pastore di Brie e il Welsh Corgi, la razza adorata dalla regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Gruppo 2: cani di tipo pinscher e schnauzer – molossoidi e cani bovari svizzeri
A questo gruppo molto vario, appartengono alcuni giganti della cinofilia, con testa grossa, muso corto con labbra pendenti, corpo tarchiato e muscolatura imponente. Ricordiamo tra gli altri il Boxer, il Rottweiler, il Dobermann Pinscher, il Terranova, l’Alano e il San Bernardo.
Gruppo 3: terrier
Dal tipico carattere vivace e sveglio hanno bisogno di molta attività fisica per mantenersi in benessere. Erano allevati in Inghilterra per stanare gli animali selvatici come volpi, tassi e faine. Appartengono a questo gruppo lo Yorkshire Terrier e il Jack Russel Terrier.
Gruppo 4: bassotti
Cani con zampe corte e forti, ne esistono diverse varietà, erano utilizzati in passato per la caccia, ora invece rivestono il ruolo di cani da compagnia.
Gruppo 5: cani tipo spitz e tipo primitivo
Per i loro tratti morfologici e il loro carattere forte, indipendente e tenace richiamano il lupo. Tra gli altri ricordiamo il Samoiedo, il Siberian Husky e l’Alaskan Malamut.
Gruppo 6: segugi e cani per pista di sangue
Animali dotati di un fiuto eccezionale, sono in grado di riconoscere le particelle odorifere dell’animale cacciato nel terreno o nell’aria. Appartengono a questo gruppo il Beagle, Il Bassethound e il Dalmata.
Gruppo 7: cani da ferma
Il loro metodo di lavoro al fianco del cacciatore è diverso dai segugi, ricercano la selvaggina fiutando l’aria e, quando la trovano, si mettono in posizione di ferma in attesa dello sparo. Ricordiamo il Setter Inglese, il Pointer e il Weimaraner.
Gruppo 8: cani da cerca, da riporto e da acqua
Fanno parte di questo gruppo i Retriever, che in inglese significa riportare. Oltre al Labrador Retriever e al Golden Retriever, vi appartiene il Lagotto Romagnolo, che eccelle nella ricerca del tartufo.
Gruppo 9: cani da compagnia
Sono stati per secoli gli affettuosi cani da grembo di dame e regine, hanno dimensioni ridotte e un carattere dolce con il proprietario. Ricordiamo il Carlino, il Chihuahua e il Cavalier King Charles Spaniel.
Gruppo 10: levrieri
Animali dotati di una velocità di movimento unica, hanno una struttura agile e scattante. Ne sono esempi il Galgo Spagnolo, il Levriero Afgano, il Whippet, il Borzoi e il Greyhound.
Esistono inoltre sedici razze autoctone di antica origine italiana, particolarmente valorizzate dall’ENCI, che si ritrovano nei diversi gruppi dell’FCI e sono: il Cane da Pastore Bergamasco, il Maltese, il Bolognese, il Pastore Maremmano-Abruzzese, il Bracco italiano, il Mastino napoletano, il Cirneco dell’Etna, il Segugio Italiano a pelo raso, il Segugio Italiano a pelo forte, il Segugio dell’Appennino, il Segugio Maremmano, il Cane Corso, il Lagotto Romagnolo, lo Spinone, il Piccolo Levriero Italiano, il Volpino Italiano.
A queste 16 recentemente fa compagnia una nuova razza riconosciuta ufficialmente da pochi mesi, il Cane da Pastore del Lagorai.
Un antichissimo cane da pastore originario del Trentino e che per questo merita un approfondimento in un nostro prossimo articolo.
dott.ssa Federica Bonadiman – Medico veterinario della Clinica Zoolife