Coldiretti: tutela per le imprese e consumatori

Coldiretti: tutela per le imprese e consumatori

Quarantena attiva: obbiettivo raggiunto anche grazie all’impegno di coldiretti!

L’attivazione da parte della Provincia autonoma di Trento di un Piano Straordinario per garantire la raccolta della frutta e dell’uva in sicurezza rappresenta un grande risultato raggiunto per il mondo agricolo, conseguito anche grazie al costante impegno di Coldiretti Trentino Alto Adige.

Questo provvedimento trova concretezza nella Quarantena Attiva, uno strumento che ha consentito, in particolare ai lavoratori provenienti da Romania e Bulgaria (che per noi rappresentano oltre i 2/3 della manodopera straniera) di essere operativi da subito nelle imprese agricole trentine.

Come Coldiretti siamo stati impegnati a salvaguardare le nostre imprese che rischiavano di veder compromessa la stagione di raccolta, ma contemporaneamente siamo sempre stati consapevoli che era prioritario tutelare la salute pubblica.

Per questo motivo non abbiamo mai abbassato la guardia su questo tema e abbiamo attivato una mirata comunicazione alle nostre imprese affinché conoscessero bene le regole sanitarie ed avessero degli strumenti snelli per lavorare in sicurezza.

Bisognava garantire da un lato l’attività di raccolta e dall’altro la salute dei lavoratori”.

Tutti i datori di lavoro associati a Coldiretti hanno ricevuto con congruo anticipo le note operative che regolamentano le entrate in Trentino di extracomunitari, extra Schengen e lavoratori provenienti dai paesi comunitari soggetti a restrizione.

Con il provvedimento è scattato anche il “via libera” ai tamponi per la rilevazione del virus Covid-19 sui lavoratori provenienti dall’estero.

In questo modo i lavoratori che hanno superato il test hanno potuto partecipare da subito alle attività di raccolta. Il tampone veniva effettuato in macchina in vari punti prelievo della Provincia; in Val di Non sono stati istituiti i punti prelievo di Cles e Segno (magazzino Cocea).

è un orgoglio per Coldiretti Trentino Alto Adige essere riusciti ancora una volta ad incidere nelle scelte che riguardano il mondo agricolo a tutela delle nostre aziende e del nostro settore ed è importante sottolineare come la Provincia autonoma di Trento si sia dimostrata sensibile ed aperta al dialogo.

A questo proposito il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi intende esprimere un particolare ringraziamento al Presidente della Pat Maurizio Fugatti, all’Assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli e ai vari dirigenti, in primis il dott. Romano Masè, per la loro disponibilità e impegno a trovare una valida soluzione che risolvesse il problema. Il ringraziamento è esteso anche ai dirigenti e al personale dell’Azienda Sanitaria.

Per quanto riguarda il tema del lavoro in agricoltura, Coldiretti continuerà a portare avanti le proprie battaglie, come quella relativa alla reintroduzione del voucher agricolo semplificato, uno strumento snello ed efficace che permetterebbe a studenti, pensionati e cassaintegrati di essere impiegati in agricoltura con risvolti positivi sia in termini di flessibilità che di occupazione.

Dl Semplificazioni,  cade il segreto di Stato sui cibi stranieri

Per Coldiretti è un risultato storico quello ottenuto nel decreto Semplificazioni sul quale il Governo ha posto la fiducia alla Camera.

Attraverso questo provvedimento cade il “segreto di Stato” sui cibi stranieri che arrivano in Italia e sarà finalmente possibile conoscere il nome delle aziende che importano gli alimenti dall’estero dai quali dipende ben l’84% degli allarmi sanitari scattati in Italia nel 2019.

Nel decreto è infatti inserita una norma fortemente sostenuta dalla Coldiretti che finalmente assicura la massima trasparenza sui flussi agroalimentari. Il testo prevede che il Ministero della Salute renda disponibili, ogni sei mesi, attraverso la pubblicazione sul sito internet nella sezione “Amministrazione trasparente” tutti i dati relativi ad alimenti, mangimi e animali destinati al consumo in arrivo dalla Unione e dai Paesi extracomunitari. Inoltre saranno resi noti anche i dati identificativi “degli operatori che abbiano effettuato le operazioni di entrata, uscita e deposito dei suddetti prodotti”.

Per tutti i cittadini sarà dunque possibile accedere alle informazioni relative alla reale origine dei prodotti che portano in tavola. Si tratta di un risultato storico raggiunto grazie alla battaglia della trasparenza che Coldiretti sta portando avanti da anni per consentire ai consumatori di disporre di informazione corrette su quello che mangiano. Una misura finalizzata a distinguere il vero made in Italy e a garantire scelte di acquisto consapevoli.

Si tratta di un provvedimento importante che si affianca all’etichettatura obbligatoria che è già in vigore in Italia per molti prodotti e che la Coldiretti chiede di estendere in ambito Ue a tutto l’agroalimentare.

La misura osteggiata da anni dalle agguerrite lobby abbatte uno storico muro e mette fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per italiani anche per consentire interventi più tempestivi in caso di allarmi alimentari che provocano gravi turbative sul mercato ed ansia e preoccupazione nei consumatori, a fronte all’impossibilità di conoscere la provenienza degli alimenti coinvolti.

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