“Restiamo a casa e… raccontiamocela”

“Restiamo a casa e… raccontiamocela”

Un video e una pubblicazione raccontano il lockdown e le sue mutevoli sfumature.

Il Servizio Politiche Sociali e Abitative della Comunità della Val di Non ha lanciato questa iniziativa durante il lockdown, per provare ad elaborare insieme a cittadini, associazioni ed organizzazioni del territorio un racconto corale di questa prima parte del 2020, purtroppo segnata dall’emergenza Covid-19.

L’iniziativa ha dato vita ad una pubblicazione e ad un video che attraverso immagini, scritti, poesie, foto, raccontano i pensieri, le riflessioni di cittadini, associazioni ed organizzazioni della valle.

Insieme a questi contributi il Servizio ha inteso valorizzare anche tutto il lavoro svolto in questi mesi da volontari ed operatori dello stesso Servizio, che di sociale si sono sempre occupati, una volta di più, in questo momento di emergenza e di necessità.

Restiamo a casa e … raccontiamocela” ha voluto essere una delle tante modalità per accorciare le distanze tra cittadini, istituzioni, associazioni ed organizzazioni in questo momento così difficile, per creare in modo partecipato un racconto corale e collettivo di ciò che stava accadendo durante questa emergenza sanitaria, per raccogliere vissuti ed emozioni degli abitanti della valle, delle sue tante associazioni, aggregazioni ed organizzazioni.

Il materiale arrivato era molto vario; brevi racconti, poesie, ricordi d’infanzia, passatempi e lavoretti creati da bambini e adulti, foto, disegni e piccoli video. Per questo motivo, per cercare di dare spazio a tutta la documentazione arrivata, abbiamo voluto raccogliere un estratto del materiale ricevuto da chi ha aderito all’iniziativa, in forma di diario, in una pubblicazione multimediale, informale, quasi personale, grazie al lavoro della grafica Raffaella Wegher.

Tutto il materiale raccolto sarà disponibile sul sito della comunità della Val di Non al link:

https://www.comunitavaldinon.tn.it/Aree-Tematiche/Politiche-sociali/Restiamo-a-casa-e-raccontiamocela

Disegni, foto e video si alternano in un racconto a più voci: cittadini, associazioni, organizzazioni ed enti del territorio, volontari che raccontano la loro esperienza in una situazione mai affrontata prima. Volontari che sono stati attivi sia a livello provinciale, sia a livello di valle con il progetto “Resta a casa, passo io”, collaborando con i Servizi, il nostro compreso, nell’accogliere le richieste di aiuto, di spesa e farmaci a domicilio per chi non poteva uscire di casa; con i servizi sanitari, in questo momento, ad esempio per il pre-triage presso alcune strutture.

Insieme a queste preziose testimonianze si unisce anche la voce di un’assistente sociale del nostro Servizio, che racconta la propria esperienza durante questo difficile periodo, i cambiamenti affrontati, l’adeguamento dell’offerta dei servizi per continuare a garantirli durante il lockdown e per rispondere anche a nuovi bisogni impellenti, le sfide a livello professionale.

In continuità con la pubblicazione multimediale anche un video, curato da Michele Bellio, che fonde voci e volti dei volontari insieme a quelli di cittadini, adulti, bambini e ragazzi e alle immagini reali del lockdown: piazze vuote, parcheggi desolati, parchi giochi insolitamente silenziosi, il vuoto che nei mesi della quarantena era diventato la prassi: un tempo sospeso, nell’attesa che la situazione migliorasse, uno “stare alla finestra” che ci ha coinvolto tutti e tutte, vicini anche se lontani.

Come Servizio vogliamo ringraziare vivamente tutti e tutte, persone, famiglie, volontari, associazioni, amministrazioni comunali, organizzazioni del territorio, operatori dei servizi pubblici che in questo periodo hanno lavorato ancor di più per garantire i servizi e per rispondere ai tanti nuovi bisogni, nel rispetto delle norme che si susseguivano, rinnovando ancora una volta lo spirito di servizio e solidarietà che contraddistingue da sempre il territorio anaune.

Ci auguriamo che l’iniziativaRestiamo a casa e…raccontiamocelapossa divenire, anche per le generazioni future, una delle tante testimonianze a memoria di questo 2020.

La speranza ovviamente è che nei mesi a venire si possa lentamente tornare, per quanto possibile, a ritmi e stili di vita a tutti noi più familiari, con consapevolezze diverse, anche plasmate dalla situazione vissuta.

admin

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