Una primavera tra scadenze, nodi e rinvii
Dopo un inverno che non è stato inverno, ci sarà la primavera o andremo diritti in estate? E’un interrogativo che si sente riecheggiare parlando con le persone meno giovani che hanno ancora bene chiaro il ricordo degli anni, non lontanissimi, quando l’inverno nevicava e faceva freddo e la primavera era una gradevole e gustosa anticamera dell’estate.
A ‘salvarci’ sono rimaste le lontane nevicate di fine novembre che hanno imbiancato i monti rimpinguando le falde acquifere e dunque non ci dovrebbero esser grossi rischi per le sorgenti più profonde. Ma tuttavia la preoccupazione per allevatori e frutticoltori è più che legittima pensando all’estate.
Meteo a parte, nella primavera ormai alle porte non mancano scadenze ed eventi che segneranno i prossimi anni. Uno di questi è la tornata elettorale amministrativa del 3 maggio che vedrà il rinnovo in blocco di tutti i 23 comuni della valle, con un’attenzione particolare ai ‘nuovi’ Novella e Borgo d’Anaunia, gli ultimi ad avere portato a compimento la stagione delle fusioni che ora sembra essere definitivamente accantonata con la marcia indietro imboccata dall’attuale Giunta provinciale. Le candidature a sindaco e a consigliere vanno presentate nei rispettivi comuni da venerdì 27 marzo a martedì 31 marzo ore 12 (esclusa la domenica) e vederemo se ci sarà o no la corsa per entrare in lista o avremo un proliferare di liste uniche come è successo nel 2015. Quanto ai nodi al pettine, uno serio riguarda il rinvio ‘sine die’ della circonvallazione di Cles, una vicenda che a questo punto definire kafkiana rischia di apparire un eufemismo tanto è complicata e nebulosa. Una doccia fredda per il capoluogo della valle e per i programmi a medio e breve termine impostati tutti o quasi su un’opera attesa da decenni con Cles rimasta da sola a protestare per i ritardi mentre c’è un assordante silenzio dalla valle di Sole, la più interessata, quasi come Cles, da quest’opera stradale di cui si parla da un trentennio.
Restando sulla viabilità in stand by restano l’incrocio di Dermulo (di cui non si parla più), la curva dei Ridi a Revò (di cui invece si continua a parlare ma senza fatti) e la SS 43 Dir da Sanzeno in su con i tornanti di Malgolo e gli attraversamenti di Romeno, Cavareno e Sarnonico.
Altro punto in sospeso è la dorsale ciclopedonale Mostizzolo-Dermulo, opera che a detta degli esperti darebbe un forte input al turismo ed all’agriturismo, carta quest’ultima su cui in valle di Non hanno cominciato a credere ma che va implementata ed incoraggiata verso quel superamento della monocultura di cui si è vociato invano per anni.
Tra i nodi al pettine c’è la sorte dell’ApT valle di Non che così come stanno oggi le cose non avrebbe i numeri per conservare l’autonomia operativa in base ai parametri enunciati dalla riforma dell’assessore provinciale Failoni. Il presidente Lorenzo Paoli sta però giustamente facendo pesare le peculiarità del turismo noneso che convive con l’agricoltura in un connubio che, lo dimostra a benissimo l’Oltradige altoatesino, può agevolmente convivere con ottimi risultati. Pure in Alta valle le scadenze non mancano a partire dal 19 marzo, quando il TAR di Trento deciderà la sorte dei Pradiei ‘intaccati’ da un impianto di viti d’altura che rischiano di diventare il classico ‘cavallo di Troia’ per aprire la prateria anaune alle coltivazioni intensive. Quanto a “Il Melo”, l’annata è densa di novità per la copertura territoriale del mensile e per le tematiche che si intendono affrontare. Attenzione infine, ma non secondariamente, all’Europa con ‘l’European Green Deal’ (definito dai giornali ‘Green New Deal, ‘un vero e proprio ‘patto climatico’ che vuole azzerare le emissioni entro il 2050 e raggiungere la neutralità climatica.
Giacomo Eccher